L'impresa da bene personale a bene sociale grazie all'etica

Il convegno organizzato da Confindustria e Fondazione Angelo Affinita. Ospite Matteo Marzotto

Filippo Liverini, Antonio Affinita e Matteo Marzotto hanno raccontato le loro esperienze

Benevento.  

Per creare valore economico, ma soprattutto sociale, è necessario ispirare le attività d’impresa a comportamenti etici e responsabili. Esempi di imprese che fanno dell’etica la propria fonte di ispirazione significa motivare e guidare l’operato di quanti agiscono e lavorano per il bene comune. 
Di questo e di molto altro si è discusso nel corso del Dibattito organizzato da Confindustria Benevento e Fondazione Angelo Affinita che si è svolto questo pomeriggio presso il complesso San Vittorino e titolato “Quando l’impresa è etica: ricadute economiche e sociali”.
“L’attuale scenario economico, sociale e ambientale del territorio – ha spiegato Filippo Liverini, presidente di Confindustria Benevento - in costante evoluzione, impone la definizione di un solido e sempre aggiornato impianto etico e valoriale in grado di orientare e supportare le imprese nei necessari processi di evoluzione e sviluppo. La stessa Confindustria è ispirata ad un Codice Etico e dei Valori associativi che guida la propria azione.

Far parte di Confindustria significa consolidare una rete di imprese ma soprattutto di uomini che credono di dover agire e lavorare per migliorare le condizioni economiche e sociale del territorio in cui operano. Gli imprenditori sanno che facendo crescere le proporie aziende nel rispetto dell’ambiente e delle altre scale valoriali significa creare nuove opportunità di lavoro e nuove prospettive per le giovani generazioni. Ad un certo punto però capiscono che da soli possono fare molto ma che insieme possono fare di più. Ed allora si aggregano per portare avanti azioni comuni. Questa è la logica che guida ed ispira il sistema confindustriale e grazia alla quale si riescono a raggiungere traguardi importanti che consentono di poter migliorare le condizioni economiche e sociali di contesto”. Liverini ha poi acceso i riflettori su quella che può essere definita un'economia umanista: "le aziende che curano la triplice sostenibilità, ovvero economica, ambientale e circolare, hanno più profitti. Il cliente finale acquista oggi più un prodotto sostenibile. Riconosce in quel prodotto una politica diversa non mirata solo ad un aspetto speculativo. Un'economia che va in sostituzione dei capisaldi della politica industriale. Un imprenditore etico da solo riesce a fare molto di più”.
“Da sempre il Gruppo SAPA è consapevole del ruolo economico e sociale che l’azienda riveste - ha spiegato Antonio Affinita - Executive Director e Vice Presidente di SAPA -. Mi pace ricordare l’insegnamento ricevuto da mio padre che sosteneva che l’impresa non è un bene personale, ma un bene sociale. Questo ci impone di comportarci da amministratori e non da proprietari delle nostre imprese: dal nostro operato e dalle nostre azioni dipende il benessere delle famiglie che hanno scelto di dedicare il proprio lavoro alla SAPA e il territorio che ospita i nostri stabilimenti".

"Siamo convinti che per far crescere la nostra impresa dobbiamo necessariamente far crescere le persone vi lavorano e soprattutto siamo coscienti della necessità di ispirare le nostre produzioni al rispetto dell’ambiente. L’intero settore automotive è focalizzato negli ultimi anni alla riduzione dell’inquinamento. In SAPA stiamo lavorando proprio in questa direzione con un impegno costante nella ricerca e sperimentazione di materiali sostenibili. Lo stesso metodo One-Shot, sul quale SAPA si fonda, è orientato alla estrema sostenibilità ambientale. Ma l’obiettivo più importante che abbiamo raggiunto riguarda l’aiuto ai più deboli, motivo per il quale abbiamo dato vita alla Fondazione Angelo Affinita. La Fondazione promuove progetti di eccellenza per valorizzare le potenzialità del territorio e dare opportunità concrete ai giovani in condizioni di difficoltà economica. 
Da questa esperienza - ha spiegato ancora Affinita - nasce poi Casapane, un’impresa sociale con sede nel casertano, a Santa Maria a Vico, che mira a creare occupazione e opportunità di lavoro, ma soprattutto a fornire la possibilità di un riscatto sociale e personale, perché poter ridare dignità a chi crede di averla smarrita è fonte di grande soddisfazione e motivo di orgoglio.”

Don Alexandro Gatti dell'associazione Nuovi Orizzonti ha moderato il dibattito e ha sottolineato il delicato momento che l'economia mondiale sta vivendo ricordando le grandi battaglie ambientali, sociali e internazionali in cui versa il pianeta. Per Matteo Marzotto l'etica è in grado di generare valore attraverso il buon esempio e l'emulazione. Mettere l'uomo al centro significa responsabilizzare ciascuno per le proprie azioni.

Secondo Marzotto "alla base del futuro del Paese deve esserci una programmazione di medio lungo periodo per offrire ai giovani le opportunità che meritano, valorizzare l'artigianato, favorire la digitalizzazione e soprattutto sostenere le imprese per creare le premesse necessarie ad ambire ad un sistema basato su benessere e sviluppo".