I lavoratori Asia bocciano le proposte dell'Azienda, presentate nella sede dell'Unione Industriali. I lavoratori rsu spiegano infatti le proposte ricevute:
“Di sopprimere gli accordi sindacali in corso (alcuni di questi sono stati sospesi unilateralmente, dando origine a cause in tribunale), oppure alla proposta di lavorare settimanalmente non tutte le ore 38 previste dal vigente contratto di lavoro ultimo siglato il 10 luglio 2016 ( che ha aumentato le ore settimanali lavorative da 36 a 38).
Infatti la proposta aziendale (consulente dott. Antonio Salzano) è quella di far lavorare i dipendenti non interamente le 38 ore settimanali , ma bensi’ 36,15 cosi facendo, ogni lavoratore s’indebita nei confronti dell’azienda per ogni settimana, di ore 1,45.
2) Inoltre sempre in tale proposta verrebbe soppressa una regola contrattuale, introdotta come innovativa a livello nazionale e siglata sia dai sindacati che dalla Utilitalia (la federazione delle aziende d’igiene ambientali pubbliche, quale è oggi l’Asia di Benevento). Riguardante l’art. 42 – Norma che regola esplicitamente le trattenute per malattia ed infortuni extraprofessionale.
Da precisare che l’ASIA di Benevento è tra le aziende d’Italia dove il tasso di assenze è tra i più bassi d’Italia come dai dati rilevati ogni anno e pubblicati come dai precedenti Amministratori con Delibere pubbliche, mentre quest’anno ancora non si procede alla pubblicazione, nonostante il tasso di assenze si è ancora ridotto, ha determinato negli anni la progressiva incidenza dell’ aumento nelle percentuali di raccolta differenziata, avere una città più decorosa nonostante la carenza di personale e mezzi obsoleti.
3)Infatti la proposta dell’ Azienda formulata dal consulente del lavoro (Dott. Antonio Salzano), è quella di sopprimere la regolamentazione legale prevista dal contratto sopracitato e introdurre una norma che si applica nelle aziende private, con i contratti privati (anche questo sta portando alcuni lavoratori alle vie legali).
Tutto ciò sta comportando enormi disagi tra i lavoratori”.
Bocciate dunque le proposte, con la proclamazione dello stato di agitazione e anche la possibilità di scioperare: “I lavoratori tutti hanno unanimemente bocciato tali proposte, invitando gli Amministratori che, in ogni riunione minacciano di portare i libri in Tribunale, o che non hanno proceduto a licenziamenti, a farlo per davvero. Cosi facendo che si possa anche a Benevento, attraverso ad esempio di una nomina da parte del Tribunale, di un esperto che possa casomai davvero salvare l’azienda, come è successo in altre città, dove le aziende non solo si sono salvate ma sono rimaste pubbliche, e a conferma di questi salvataggi è stata ridotta la TARI che pagano i cittadini.
Pertanto sentito il parere dei lavoratori di non aderire alla richiesta dell’ Azienda per tutto quanto esposto la Rsu con il parere dei dipendenti tutti dichiarano lo stato di agitazione , con eventuale sciopero con data da decidere”.
Infine la domanda dei rappresentanti sindacali: “Ma l’ASIA di Benevento ai cui vertici non siede neanche un Beneventano, ne come amministratore ne come consulente, è stata già privatizzata all’insaputa dei lavoratori e della cittadinanza ?”