Tasi, Imu, Irpef e altri tributi vengono pagati da 2 persone su tre, mensa, asili, affitti al comune e altre tariffe le pagano la metà dei Beneventani, così come le multe. E' quanto emerge dal report del Sole 24 Ore, basato su dati rilevati dal conto consuntivo 2016 dei comuni capoluogo italiani. Per Benevento emergono problemi già noti: la voce riscossione per Palazzo Mosti è stata sempre una delle note dolenti, ma dall'analisi del principale quotidiano economico italiano viene fuori che tuttavia, nonostante il numero elevato di chi non paga, non si toccano i bassifondi della classifica.
Partendo dai tributi, ad esempio, si scopre che Imu, Tasi, addizionale Irpef nel comune capoluogo vengono pagate dal 71 per cento dei contribuenti, e che su accertamenti per 33 milioni di euro ne sono stati incassati 23 milioni e mezzo. C'è chi fa molto peggio, a pochi chilometri di distanza: Avellino è la peggiore nella riscossione dei tributi, con solo il 46,6 per cento delle tasse dovute che finiscono nelle casse dell'ente.
La nota davvero dolente è quella relativa alle tariffe, ma d'altronde su questo tema già il sindaco Mastella nei giorni scorsi denunciò indignato che “Sulla mensa c'è un'evasione pazzesca, e non solo da parte di chi non si può permettere di pagare”.
A Benevento i servizi a tariffa, come ad esempio asili nido, scuola bus, mensa o gli affitti degli immobili comunali vengono pagati solo da poco più della metà (55 per cento) dei contribuenti, e nel consuntivo 2016, su accertamenti per 3,2 milioni di euro è stato incassato solo 1 milione e 800mila euro, ma anche in questo caso c'è chi fa peggio, anche in Campania, come Napoli o Salerno.
Infine le multe, che fino al 2016 tuttavia non costituivano una gran voce nel bilancio comunale: anche qui i contribuenti onesti sono la metà, 51 per cento, e su una mole di accertimenti pari a 800mila euro solo 400mila sono entrati nelle casse di Palazzo Mosti, ma c'è da dire che in questa particolare classifica Benevento è quasi virtuosa, visto che negli altri comuni non va assolutamente meglio e le percentuali di incasso delle sanzioni sono ben inferiori persino in comuni come Milano, Cuneo, Vercelli, ai primi posti per capacità di incassare tasse e tariffe.
Cristiano Vella