Finanziamenti: in pochi nel Sannio puntano sull'occupazione

Infrastrutture al top, ma non si sfruttano i fondi per occupazione e competitività delle imprese

Benevento.  

Il puntuale report dell'Ance di Salerno sull'utilizzo dei fondi ha messo in evidenza come, la provincia di Benevento per le infrastrutture abbia intercettato 199 milioni di euro di fondi.

Dati che sono contenuti nel portale Opencoesione del Governo. Dal portale, però, si possono desumere numerosi altri record per comprendere come si investe nel Sannio. Ovviamente è bene, come ha fatto l'Ance di Salerno, prendere in considerazione soltanto i “soldi veri”, cioè i pagamenti già effettuati, e non quelli “in potenza”, per non fuorviare. E dunque, andando all'interno della voce , infrastrutture, si scopre che, quei 199 milioni di euro sono tutti o quasi per opere finora incomplete...4 milioni per il raddoppio del tratto che va da Cancello a Frasso Telesino (1 per cento del totale dei pagamenti), 11 milioni per il raddoppio della Apice – Orsara (20 per cento dei pagamenti), 10 milioni per la Fondo Valle Isclero (34 per cento dei pagamenti), 78mila euro per la velocizzazione della Napoli – Bari (1 per cento dei pagamenti). Oltre alle infrastrutture, i finanziamenti per la provincia di Benevento sono arrivati per l'acquisto di Beni e Servizi (86 milioni di euro), incentivi alle imprese 52 milioni di euro, e contributi a persone (633mila euro).

La stragrande maggioranza dei fondi arriva per ricerca e innovazione, per aziende che hanno saputo sfruttare i fondi europei (85 milioni di euro), Poco, o pochissimo invece, è stato destinato all'occupazione (solo 5 milioni di euro, in una provincia che ha perso tantissimi posti di lavoro), per la competitività delle imprese (4 milioni, in un Sannio dove la competitività delle imprese rappresentà uno dei punti più dolenti).

Curiosa anche la statistica dei comuni dove arrivano i finanziamenti: primi di gran lunga (ma per ragioni piuttosto ovvie) ci sono Frasso (oltre 300mila euro di finanziamento pro capite) Dugenta (270mila) e Sant'Arcangelo Trimonte (114mila), poi Sant'Agata de'goti (64mila) e Paduli (14mila). 

Cristiano Vella