Felicissime condoglianze e Vitulano diventa un set

Il direttore di produzione Vollaro: borgo perfetto per girare

Vitulano.  

Vitulano diventa un set. Lunedì il centro sannita ha ospitato il primo ciak di “Felicissime Condoglianze” un film prodotto dalla Anci film di Antonio Portella e dalla Maxa film. La commedia, tratta dall’omonimo romanzo di Tonino Scala, per la regia di Claudio Insegno, verrà interamente girata nel comune sannita. Nel primo giorno di riprese Carmen Vollaro, direttore di produzione ha chiarito la scelta della location.

«Come produzione facciamo sessanta sopralluoghi l’anno e scegliamo quattro o cinque location di ambientazione essere paesaggisticamente valide e, sotto l’aspetto logistico, utili al set stesso. Oggi girare in grandi città diventa oneroso, dispendioso, complicato. Borghi come questi, bellissimi eppure sconosciuti, meritano non solo di essere visti, ma vissuti. Già dai primi ciak il paese ci ha aiutato moltissimo, sia l’amministrazione, sia i cittadini».

 

E ancora: «La volontà dell’amministrazione in questa scelta e in particolare del sindaco Raffaele Scarinzi è promuovere il territorio in maniera alternativa rispetto alle iniziative tradizionali. Molti enti si sono resi conto che offrire una festa significa dare un’occasione di divertimento fine a se stessa, essere parte di un film, invece è un’occasione che dura per sempre.

Per gusto cinematografico, abbiamo scelto di girare a Vitulano centro come nelle piccole frazioni».

 

E sul futuro di “Felicissime condoglianze”: «il film parte a Vitulano ma andrà in tutta Italia. Sarà girato interamente qui ed esce in contemporanea con un libro che ha già una distribuzione all’interno delle scuole. Questo significa che se lo sbigliettamento non dovesse dare risultati eccellenti, abbiamo comunque in joint venture la distribuzione nei circuiti scolastici. E’ nostro desiderio poter vantare un numero alto di biglietti, affinché successivamente il nostro film possa essere acquistato da Rai o Mediaset. Dietro una produzione cinematografica, soprattutto se piccola, ci sono tante difficoltà e tanto lavoro, come si va avanti in Italia, dove le arti soffrono la penuria di investimenti e il mancato supporto.

Noi abbiamo risentito della crisi come altri settori, ma chi ama il cinema non può privarsene. Solitamente, chi supporta il cinema sono gli imprenditori, la nostra casa di produzione ha avuto la capacità di sostenere il 40-50% in autonomia, è chiaro che la restante parte deve essere recuperata da fondi esterni, e ci sono tante aziende presenti nel nostro film che in maniera simpatica e divertente hanno deciso di investire anche finanziariamente nella produzione. A supporto del primo ciak, ovviamente i rappresentanti delle istituzioni locali».

 

Redazione Bn