Depuratore obsoleto, l'intervento di Barbieri (FI)

Il giovane esponente di Forza Italia presenta un'istanza al sindaco e all'assessore

Moiano.  

“Determinati problemi vanno risolti a monte e non solo 'rattoppati' ”. Così in una nota il coordinatore di Forza Italia Giovani di Moiano, Antonio Barbieri, punta il dito contro l'impianto di depurazione comunale.
“Due interventi di somma urgenza costati ben 8.660 euro effettuati a fine 2014 e inizio 2015 non sono purtroppo bastati – spiega Barbieri - a scongiurare definitivamente l'incubo degli odori molesti in Via Pontenuovo, ossia l'area dova è situato l'impianto di depurazione fanghi comunale, l'ultimo intervento pertanto inerente alla messa a norma di esso con la riparazione di due elettropompe e il rifacimento della pista di scorrimento della vasca di sedimentazione costato 5.000 euro. Ma nonostante ciò – denuncia il giovane esponente di Forza Italia -, nel perimetro intorno al depuratore continua la presenza indegna di odori insopportabili che si sono accentuati negli ultimi giorni dell'ultima settimana, così come ho anche avuto modo di constatare personalmente. Ma la "ciliegina" è un altra, visto che il comune di Moiano ha avuto da poco il rinnovo fino al 2020 dell'autorizzazione riguardante lo scarico nel fiume Isclero delle acque reflue provenienti dal depuratore, che se malfunzionante, rischia di compromettere nettamente la situazione igienica del fiume già abbastanza critica, senza contare il fatto che l'ultima analisi della acque del depuratore risale a metà 2014, ossia prima della comparsa degli odori molesti. Ho provveduto – annuncia Barbieri - a protocollare un'istanza di denuncia della situazione indirizzata sia al sindaco Giacomo Buonanno ma sopratutto all'assessore all'igiene Maria Mauriello, nella speranza che mostrino competenza nel dare risposte definitive ad una fattispecie per Moiano a dir poco imbarazzante, ossia monitorando la situazione di Pontenuovo a scopo preventivo, se necessario inviando anche dei questionari standardizzati agli abitanti, così come avviene in molte città italiane per le zone che individuano casi simili, avallando anche degli interventi di deodorificazione come la biofiltrazione dell'aria, senza ovviamente dimenticare un valutazione di impatto ambientale per scongiurare possibili rischi batteriologici e un adeguata sorveglianza sulle varie infrastrutture di sversamento per contrastare purtroppo anche dei non improbabili casi di scarichi irregolari in un impianto di depurazione oramai obsoleto”.