Equitalia e debiti: la nota di "Insieme protagonisti"

I consiglieri di opposizione: "La neo amministrazione ha ereditato situazione finanziaria solida"

San Giorgio del Sannio.  

“Abbiamo notato che il nostro intervento circa la inopportunità di far tornare Equitalia a San Giorgio ha provocato una reazione alquanto nervosa e scomposta della nuova amministrazione. Con l'aggravante della diffusione sulla stampa di notizie piuttosto inesatte. La nuova amministrazione ha ereditato un comune strutturalmente solido e con i conti in ordine così come certificato, del resto, sia dagli uffici che dal revisore, in occasione dell’approvazione di bilancio di previsione solo qualche settimana fa. Quindi è il caso di smetterla con la favoletta sulle difficoltà finanziarie: cercassero alibi migliori”, spiegano dal gruppo Insieme protagonisti” che alle scorse elezioni comunali a San Giorgio del Sannio supportavano l'ex sindaco Claudio Ricci. “Infatti – scrivono i consiglieri di opposizione - abbiamo già spiegato in consiglio, ma probabilmente non siamo stati chiari, la differenza che passa tra competenza e cassa. Tutti i comuni d'Italia hanno una sofferenza di cassa dal momento che i trasferimenti statali e regionali si sono assottigliati di molto e comunque erogati con forti ritardi. Del resto anche noi negli ultimi anni ci siamo dovuti confrontare con queste criticità strutturali senza però lamentarci, senza assumerle ad alibi e tuttavia garantendo alla cittadinanza ottimi servizi, in primis l’adozione di tariffe tributarie locali bassissime per non indebolire ulteriormente le già disagiate  finanze delle famiglie e delle imprese. Vogliamo ricordare alla nuova amministrazione che le difficoltà finanziarie italiane, il problema dell’evasione fiscale, i tagli pesantissimi agli enti locali non sono cominciati il 5 giugno, ma vengono da lontano e noi, con quei problemi, come già evidenziato, abbiamo dovuto conviverci ed essi non ci hanno impedito di raggiungere quei risultati positivi che sono sotto gli occhi di tutti.

Abbiamo letto che 350mila euro di recupero di evasione sono considerati pochi. Che scoperta originale, come quella dell’acqua calda. Non abbiamo mai pensato che la somma fosse esaustiva e definitiva, ma solo l'inizio di un cammino virtuoso. Consigliamo, tuttavia, alla nuova amministrazione di giudicare solo se e quando riusciranno a fare di più e meglio! Se l'inizio sulla strada del recupero dell'evasione è quello di Equitalia, allora poveri sangiorgesi! La scelta non poteva essere peggiore”. I consiglieri spiegano inoltre che “La società che per un po' ha lavorato in San Giorgio sul recupero dell'evasione: era una società consigliata dall"A.N.C.I. (associazione nazionale comuni d'Italia) e non appena si sono manifestati problemi prima imprevedibili, è stata da noi allontanata. Tuttavia, né il comune, né i cittadini sono stati neanche scalfiti, perché la convenzione che regolava i rapporti, blindava gli interessi del comune. Ricordiamo che la campagna elettorale è alle nostre spalle e che non è più tempo di chiacchiere. Chi è stato chiamato a governare, lo faccia se ne è capace, senza andare alla ricerca di alibi. Ogni amministrazione eredita il passato ed in questo caso l'eredità è ottima, fatta di tasse locali bassissime, le più basse in circolazione, servizi eccellenti e discreto recupero di evasione. Da qui bisogna partire per confermare e migliorare. Lamentarsi e piagnucolare, ricercare alibi per giustificare l'inerzia, non aiuta i cittadini”.