Il Comune di Guardia contro la liberalizzazione dei vigneti

Delibera di Giunta dopo l'allarme lanciato dall'ex sindaco Ceniccola

Guardia Sanframondi.  

Con una delibera della Giunta il Comune di Guardia Sanframondi ha ufficialmente preso posizione contro il rischio della liberalizzazione dell’uso del nome dei vitigni.

Il primo a dare l’allarme è stato l’ex Sindaco di Guardia Sanframondi, Amedeo Ceniccola, che ha addirittura promosso una petizione popolare per richiamare l’attenzione del Governo in merito a detta liberalizzazione.

In effetti alcuni sostengono che la partita sulla temuta deregulation dei nomi dei vitigni ancora non è chiusa. Infatti lo stesso ex Ministro De Castro, attuale capogruppo alla Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo, ha affermato che tale eventualità non è stata ancora scongiurata.

L’ipotesi avanzata dai tecnici della Commissione Eu nello scorso mese di gennaio prevede, nell’ambito di una revisione della normativa UE sull’etichettatura, la possibilità per i produttori degli altri Paesi di riportare sulle bottiglie nomi di vitigni oggi riservati all’Italia: dal Lambrusco al Vermentino, dal Primitivo al Verdicchio, dalla Falanghina all’Aglianico. Contro questa ipotesi sono insorti nelle scorse settimane alcuni produttori “made in Italy” e grazie all’impegno di alcuni europarlamentari sono riusciti a stoppare la proposta.