A Beltiglio di Ceppaloni i giovani tengono viva la tradizione

A portare in scena la mascherata "A Zitella Nnammurata" sono stati gli alunni della scuola

Ceppaloni.  

In occasione del Carnevale, a Beltiglio di Ceppaloni, è tornata la tradizione della “mascherata”,  usanza che affonda le sue radici in tempi molto remoti, quando semplici cittadini, animati dal desiderio di inscenare in maniera goliardica, componevano “opere” in dialetto locale, che venivano solitamente interpretate presso la piazza del paese. La mascherata portata in scena, dal titolo “A Zitella Nnammurata”, è stata scritta da Isidoro Mignone nel 1970 e tratta la storia di una attempata zitella dagli “appetiti” ancora non sopiti e desiderosa di trovare marito. La mascherata è stata interpretata da giovanissimi “attori”, tutti frequentanti la locale scuola secondaria di primo grado. Nelle intenzioni degli organizzatori e “registi” dell’evento, che ringraziano l’amministrazione comunale per l’aiuto ricevuto, c’è il proposito di continuare nel solco tracciato anche in futuro, per rinverdire e valorizzare questa tradizione carnevalesca locale per mantenere vivo il senso di appartenenza. Come per tutte le mascherate composte nel passato, poi, non è mancata la sana ambizione di indurre a qualche riflessione sulla realtà che purtroppo circonda il nostro vivere quotidiano, oggi come allora, grazie all’irrinunciabile e ricorrente intervento finale dell’onnipresente Pulcinella. Tutti i giovanissimi attori meritano un applauso ed una citazione per l’impegno profuso e l’ottima riuscita dell’evento: Mario Cataudo , Margherita De Blasio, Giuliana Luongo, Celestino Martino, Giovanni Mazzone, Rose Mazzone, Simona Mazzone, Andrea Ottaviano, Pasquale Riccio e Sabatino Varricchio.