L'appello: «Ripristinate la lapide ai caduti»

San Giorgio del Sannio, la richiesta dai social network all'amministrazione

San Giorgio del Sannio.  

C'è da dire che la discussione sui social network, come anche nel caso di San Giorgio del Sannio, è sempre frequente, quasi giornaliera. Semplici cittadini che costantemente segnalano problematiche o sfogano, sempre nei limiti del rispetto altrui, alcune cose che non vanno o che vorrebbero vedere ripristinate. Una sorta di moderni cahiers de doléances (in francese, quaderni delle lamentele) solo oggi in forma digitale, nei quali le assemblee incaricate di eleggere i deputati agli Stati Generali, convocati in via d'urgenza nel 1789 da Luigi XVI, annotavano critiche e lamentele della popolazione. Un po' di ragione quindi al consigliere d'opposizione Carpenella, quando pochi giorni fa ha detto che: «Molti problemi la gente li discute sui social network. Nulla da dire contro queste nuove forme di comunicazione, anche se le questioni andrebbero affrontate in Consiglio comunale e le assisi sono troppo poche». Oggi proprio sui social network i cittadini lamentano una certa lentezza nel ripristinare la lapide dei caduti del comune di San Giorgio del Sannio che fu oggetto di un incidente stradale clamoroso l’estate scorsa. E’ stato infatti nel mese di settembre che una Punto si è schiantata sul monumento distruggendo totalmente la lapide di sinistra, il cannone e un pezzo della lapide a destra. Da allora sono trascorsi circa 5 mesi e non è stato messo a posto. Solo durante la commemorazione fu fatto qualche abbellimento. C’è chi allora polemizza dicendo: «E' bello vedere con quanta solerzia si sia provveduto a ripristinare il danno», chi invece:« Stanno aspettando i soldi dall' assicurazione. Il Comune non ha soldi chi sa come mai.» Per un altro invece:«Il monumento è storia e come tale non va toccato. Anche l'incidente passerà alla storia» Allora perché il comune di san Giorgio del Sannio non anticipa, si tratta di qualche migliaia di euro, probabilmente, i lavori per ripristinare il monumento?

di Michele Intorcia