Ottomila visitatori per la mostra archeologica “L’Oggetto del desiderio” dedicata al “Ratto d’Europa”. Numeri importanti registrati in soli trenta giorni di apertura tra il 18 dicembre e l’8 febbraio e resi noti con un comunicato stampa dal Comune di Sant’Agata de’ Goti.
Numeri importanti dicevamo per la mostra archeologica allestita all’interno della chiesa di San Francesco, nel centro storico di Sant’Agata, e dedicata al “Ratto d’Europa” il famoso cratere di Assteas rinvenuto negli anni ’70 in una necropoli sannita dell’antica Saticula.
“Il Cratere di Assteas – si legge nella nota di Palazzo San Francesco - è un catalizzatore di flussi turistici per la città di Sant’Agata de’ Goti. Oltre ottomila sono i visitatori che tra il 18 dicembre e l’8 febbraio hanno varcato la soglia del complesso monumentale di San Francesco per osservare ed ammirare il prezioso reperto, rinvenuto negli anni Settanta del secolo scorso, proprio nella necropoli sannitica di Sant’Agata de’ Goti, l’antica Saticula”.
La mostra si presenta come un tour guidato alla scoperta del cratere di Assteas della durata di circa 30 minuti. Un percorso costituto da tre moduli all’interno dei quali all’allestimento tradizionale si affiancano strumenti multimediali che accompagnano il visitatore nel racconto della storia di Saticula, del cratere e del mito di Europa.
Una mostra interamente dedicata al vaso di Assteas: l’oggetto del desiderio che Angela Ascierto, consigliere comunale con delega alla Valorizzazione e Promozione del Patrimonio Storico Artistico e Archeologico di Sant’Agata, ha definito come il “cittadino onorario coralmente atteso e da tutti omaggiato”.
“Il cratere di Assteas – queste le parole del consigliere comunale - raffigurante il Ratto di Europa, è il cittadino onorario coralmente atteso e da tutti omaggiato. E' il valore aggiunto che mancava alla nostra città. La mostra a lui dedicata riscuote enormi successi. Lascia nell'animo del visitatore commozione e meraviglia strappandogli la promessa del ritorno e l'impegno del passa parola. Questo il segreto del suo successo”.
“Siamo soddisfatti – ha spiegato la Ascierto - per quanto sta succedendo e consapevoli che lo standard raggiunto dovrà essere mantenuto nel tempo con nuove iniziative. Tolte le vesti dell'oggetto del desiderio, indosserà quelle dell'Expo; sicuri delle emozioni che regalerà a milioni di persone, siamo fieri del suo essere nostro vettore promozionale nella vetrina più grande del mondo”.
Il vaso di Assteas infatti, terminata la mostra archeologica, il 17 maggio lascerà Sant’Agata de’ Goti per Montesarchio. Poi a luglio il viaggio fino a Milano, dove assieme ad altri tesori nostrani rappresenterà l’Italia all’Expo 2015.
di Vincenzo De Rosa