I gazebo dei 5 Stelle, qualche iniziativa del Partito Democratico destinata agli iscritti, e poi il nulla.
Nella Sant’Agata de’ Goti che a primavera dovrebbe tornare alle urne – questa infatti l’ipotesi più probabile dopo lo scioglimento anticipato del consiglio comunale – la campagna elettorale non è ancora iniziata.
Anzi, come successo nel 2014, a sette mesi dal voto non solo non si hanno notizie di iniziative a carattere politico, ma mancano soprattutto schieramenti – o ipotesi di schieramento – e candidati. Nel 2014 però vi era un consiglio comunale che garantiva un minimo di visibilità politica a chi sedeva nella Sala delle audananze di Palazzo San Francesco.
Oggi un consiglio comunale non c’è. E se quello del sindaco uscente Carmine Valentino è senza dubbio il nome destinato a guidare lo schieramento di continuità amministrativa, per il centrodestra non vi sono ad oggi candidati, o quantomeno nomi papabili.
Dopo la sentenza del Tar Campania la coalizione che aveva sostenuto Luigi Di Nuzzi nel 2014 è scomparsa. E così a parte le iniziative interne del Pd ed i gazebo del Movimento 5 Stelle, a Sant’Agata la politica è oggi in vacanza.
Vincenzo De Rosa