Sant’Agata de’ Goti. Ieri sera la festa della Società Opera

Nella Sala Cinema Italia la cerimonia di insediamento del nuovo direttivo guidato da Pascarella

Sant'Agata de Goti.  

Un consiglio direttivo giovane, guidato dal più giovane presidente della storia della Società Operaia di Mutuo Soccorso, si è insediato giovedì sera a Sant’Agata de’ Goti.

Non è stata casuale la scelta di celebrare la prima uscita del nuovo direttivo proprio nella giornata di Sant’Agata, la Santa patrona della città, una bella tradizione che la Società Operaia vuole ora consolidare.

E non è stata casuale neanche la scelta dei soci che lo scorso 4 gennaio hanno votato ed eletto un presidente così giovane: la Società Operaia di Sant’Agata a differenza di tante altre società mutualistiche campane è riuscita a conservare intatti i principi fondativi per un sodalizio nato nel 1882. Ed il segreto di una tale longevità sta nella capacità di sapersi sempre rinnovare, guardando in avanti con un occhio però sempre rivolto alla sua storia, bella ed ingombrante.

L’esempio: quello dell’Infiorata del Corpus Domini che il sodalizio di piazza Umberto I ha saputo far rinascere. Ripartendo da zero e riuscendo a coinvolgere l’intera comunità.

Giovedì sera per la cerimonia di insediamento la sala del Cinema Italia era strapiena. Presenti le associazioni del territorio. Presenti i rappresentanti dell’amministrazione comunale a partire dal sindaco Carmine Valentino e dal presidente del consiglio Nicoletta Vene. E presenti in prima fila i presidenti delle società operaie consorelle di Cerreto Sannita e Sala Consilina (Salerno).

Come da cerimoniale, dopo gli interventi del presidente uscente, Roberto De Masi, e del presidente dei soci onorari, Arturo Mongillo, le fasce tricolori sono state consegnate prima ai due nuovi vicepresidenti, Carmine De Rosa e Carmine Cuozzo, e poi al nuovo presidente Antonio Pascarella. A seguire la nomina del nuovo consiglio direttivo con la consegna delle pergamene ai nuovi componenti: Mattia Cesare, Alfio Novizio, Gerardo Perillo, Antonio Biscardi, Vincenzo De Rosa, Mario Cioffi, Guido Del Tufo, Vincenzo Iadevaia, Vincenzo Parlato e Luigi Iannotta, Alfio Novizio.

 

A chiudere la serata un omaggio musicale a Pino Daniele, con le note di “Napule è”, ma prima il discorso di insediamento del nuovo presidente che rivolgendosi a tutti i presenti, ha ricordato la storia della nascita delle società mutualistiche per poi indicare quali saranno i principi che guideranno il suo mandato.

“Nel concreto – ha spiegato Pascarella - con il Consiglio Direttivo abbiamo deciso di indirizzare il nostro biennio verso un’unica direzione: quella del fare. Utilizzeremo tutte le specificità professionali esistenti all’interno dell’Associazione per estendere conoscenze ed alimentare curiosità. Ci impegneremo, chiedendo l’aiuto di voi tutti, ad individuare, nelle eccellenze cittadine, nelle professioni, arti e mestieri, nuovi soci con lo scopo di rendere il consesso sempre più interessante e partecipato. Con il coinvolgimento e patrocinio dell’Amministrazione Comunale oltre che con la collaborazione delle altre associazioni presenti sul nostro territorio, si avrà cura di realizzare una serie di nuove attività unitamente a quelle tradizionali, mirate a ciò che in ambito sportivo è detto: fair play;  sana competizione, in altre parole concorreremo nell’affermazione di un'etica comportamentale improntata al rispetto delle regole, al riconoscimento e  considerazione dell’altro”.

Non verrà interrotto, ha spiegato Pascarella, l’importante lavoro avviato in questi anno per creare una rete tra le società operaie della Regione Campania.

“La Società Operaia dovrà, attraverso lo sviluppo di una rete con le consorelle degli altri paesi, mettere a sistema una serie di iniziative tese ad una forte apertura al sociale, nella promozione dell’uomo, nel costante invito alla partecipazione ed alla solidarietà attiva,  affinché in essa la Persona possa trovare le condizioni migliori per mostrare lo sviluppo ed il riconoscimento delle proprie qualità relazionali e poter svolgere e realizzare tutta la propria personalità senza timore di discriminazioni”.

“Considero la mia persona come un primus inter pares, la mia funzione – ha concluso Pascarella dopo aver ringraziato tutti i presenti, i nuovi collaboratori ed il presidente uscente De Masi - sarà di guida e coordinamento di un gruppo unito dalla pari dignità, un gruppo che ascolterò per poi comporre e condividere ogni decisione. Assumerò, quindi, lo statutario ruolo di decisore, solo in ultima istanza”. 

Vincenzo De Rosa