"Dalle risorse condivise dei beni comuni al valore condiviso delle competenze"

Terzo incontro formativo sarà sul mondo delle startup della Scuola diocesana d’Imprenditoralità

dalle risorse condivise dei beni comuni al valore condiviso delle competenze
Cerreto Sannita.  

Dopo il primo incontro sulla figura dell'imprenditore italiano Adriano Olivetti, tenuto dal direttore della Scuola d’Impegno Socio-Politico don Matteo Prodi, e il secondo incontro sul valore delle aree interne nel legame profondo e incessante tra uomo e ambiente e nel patrimonio di tradizioni, conoscenze e bellezza che ha resistito nel tempo, curato da Luciano De Bonis del Consiglio Scientifico del Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini (ArIA) e docente di Tecnica Urbanistica e Progettazione Territoriale all’Università del Molise, la seconda edizione della Scuola diocesana d’Imprenditorialità “Territorio, Innovazione, Impresa” proseguirà domani sera, venerdì 21 febbraio ore 19 a Cerreto Sannita presso Casa Santa Rita (via Sannio, 43), con il Founder & CEO di “StartUp Europa”, Alessandro Ciotola, che accompagnerà i partecipanti nel mondo delle startup.

Le startup sono aziende emergenti, solitamente di piccole dimensioni, che si concentrano su un’idea innovativa con l’obiettivo di crescere rapidamente, senza aumentare proporzionalmente i costi (modello di business scalabile). StartUp Europa, con sede a Torrecuso (BN), dal 2014 è una società, specializzata nell’accompagnamento alle startup per l’ottenimento dei fondi europei, che ha saputo costruire intorno a sé un network formato da startupper, investitori, professionisti, aziende e università, costruendo una rete di relazioni, in cui queste competenze possono interagire tra di loro, creando valore condiviso.

E, a proposito di valore condiviso, molto interessante e significativo è stato il soffermarsi, nell’ultimo incontro col prof. De Bonis, sul concetto di beni comuni, intesi come risorse condivise, non di proprietà di pochi ma patrimonio di tutti, da custodire e far prosperare. La gestione dei beni comuni, soprattutto nelle aree interne, implica una continua interazione tra comunità e territorio. Non basta solo preservare ciò che è stato, ma è necessario custodire per trasformare a vantaggio delle comunità, in un processo che vada oltre la mera conservazione e punti ad una crescita sostenibile e condivisa.

Aperta e gratuita per tutti, la Scuola diocesana d’Imprenditorialità, giunta alla seconda edizione, lo ricordiamo, è stata ideata nell’ambito del progetto “Giovani & Lavoro” (partito nel 2019) dall’Equipe del Progetto Policoro, composta dai tre Uffici che compongono il Progetto Policoro (Caritas diocesana-Pastorale Sociale e del Lavoro-Pastorale Giovanile), dalla Scuola d’Impegno Socio-Politico, dall’Azione Cattolica diocesana e dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica.