Gran Concerto di Fine Anno: un'epifania musicale

In scena a Sant'Agata dei Goti ’Orchestra Internazionale della Campania, diretta da Quadrini

gran concerto di fine anno un epifania musicale
Sant'Agata de Goti.  

“C’è una dimensione quasi magica nell’esperienza di ascoltare la propria musica eseguita da un’orchestra. La musica ha la capacità di trascendere il tempo e lo spazio, di creare ambienti e atmosfere che possono trasportare l’ascoltatore in mondi diversi. Per il compositore, vedere il pubblico reagire a questa magia è di per sé un grande regalo. Il modo in cui la musica può evocare ricordi, sogni e sentimenti è un potere straordinario, e il compositore è testimone di questo fenomeno mentre ascolta le sue creazioni prendere vita”. Questo è il commento della compositrice- pianista Ivana D’Addona, che ieri sera nel Duomo di Sant’Agata de’ Goti si esibita in una straordinaria performance per pianoforte e orchestra. Il Gran Concerto di Fine Anno, organizzato in
collaborazione con il MIC, la Diocesi di Cerreto - Telese - Sant'Agata de'Goti, il Museo Mila, la Cooperativa di promozione culturale Musicainsieme e la Società Operaia di Mutuo Soccorso, così come nelle previsioni, ha sorpreso e incantato il numeroso pubblico presente. L’Orchestra Internazionale della Campania, diretta con maestria da Leonardo Quadrini, in un contesto di rara bellezza come la concattedrale di Sant’Agata de’ Goti, dove Sant’Alfonso Maria dei Liguori, il più musicista dei Santi, è stato vescovo, ha stregato la platea con un raffinato repertorio. La combinazione di talenti eccezionali e un repertorio di brani classici e contemporanei ha coinvolto il pubblico in un viaggio emozionante attraverso le note. Tra gli autori eseguiti, nella prima parte del
concerto Franz von Suppé (Leichte Kavallerie) e Sir Edward William Elgar (Pomp and Circumstance), a seguire due brani contemporanei per pianoforte ed orchestra, composti ed eseguiti dalla bravissima Ivana D'Addona, e poi in un crescendo di emozioni una compilation di classici della famiglia Strauss, dal valzer Frühlingsstimmen (Voci di Primavera) op. 410 di Johann Strauss figlio alla polka Im Krapfenwald (Cucù) op. 336 di Johann Strauss II, al galop Seufzer-Galopp op. 9 di Johann Strauss I, alla polka veloce Unter Donner und Blitz op. 324 di Johann Strauss Sohn, al più celebre valzer di Johann Strauss II An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu) op. 314. Dopo i saluti di Don Alex Criscuolo, di Ferdinando Creta, presentatore improvvisato della serata, del vescovo S. E. Giuseppe Mazzafaro, il maestro Quadrini con la sua orchestra ha salutato, coinvolgendo il pubblico festoso in una sontuosa Radetzky-Marsch (Marcia di Radetzky), composta
da Johann Strauss padre in onore del maresciallo Josef Radetzky per celebrare la riconquista austriaca di Milano dopo i moti rivoluzionari in Italia del 1848.