Aumento dell'indifferenziata: Paduli dice no alla Rocca

L'Ente si aggiunge alla lista dei Comuni contrari alla delibera provinciale del 23 giugno

Paduli.  

Per ora il comune di Paduli ha manifestato con una delibera di giunta il suo dissenso nei riguardi della deliberazione del presidente della Provincia di Benevento (la numero 123 del 23 giugno 2015) con la quale ha aumentato sensibilmente il costo del conferimento (gestito dalla società Samte) dei rifiuti indifferenziati, facendo lievitare l’importo a tonnellata da 109 euro a 199, 03 euro per gli anni 2015 e 2014. Ad una prima manifestazione di dissenso seguirà, probabilmente, anche per il comune di Paduli, sulla scia di Apice (il primo Ente in tal senso nella Provincia), Ceppaloni e Morcone, da poco aggiuntisi alla lista, un ricorso al Tribunale Amministrativo della Regione Campania. Una decisione, quella di aumentare il costo del conferimento dei rifiuti indifferenziati, da molti amministratori considerata ingiusta, visti i traguardi raggiunti anche in termini di raccolta differenziata, e con la quale si vuole scaricare il costo di una critica gestione da parte di Samte e Provincia sui comuni sanniti.  Attualmente i rifiuti indifferenziati vanno fuori regione, anche a causa della chiusura della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, posta sotto sequestro. Nello specifico, per il Comune di Paduli si parlerebbe di un aggravio di spesa di circa 30 mila euro annui, determinando il conseguente innalzamento delle tariffe Tari. 

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