Perfettamente riusciti nello spirito e nella partecipazione, i festeggiamenti in onore di San Biagio, co-patrono della comunità religiosa di Beltiglio che quest’anno, nella giornata dedicata al vescovo martire, ha ospitato nella solenne funzione dedicata al santo, l’Arcivescovo di Benevento, monsignor Andrea Mugione. Una giornata di celebrazioni e di preghiera, guidata da don Paolo Scarafoni, alla guida della diocesi di Beltiglio dallo scorso settembre. A don Paolo, in occasione della recente ricorrenza religiosa, abbiamo posto alcune domande sulla funzione della parrocchia nelle piccole comunità e sul suo impegno in questa cittadina. Il rinnovamento pastorale e la carità rivolti alla comunità ecclesiale e umana è la cifra massima dell'attuale pontificato. E’ questo il percorso da seguire anche nel contesto offerto dalle piccole comunità parrocchiali? “Il messaggio di Papa Francesco di una "Chiesa in uscita", cioè proiettata verso il mondo, al servizio di tutti, specialmente degli ultimi, è rivolto a tutte le piccole comunità locali, che insieme formano la grande comunità della Chiesa universale. La Chiesa che imita Gesù può essere realizzata anche a Beltiglio, tra i cristiani di questo piccolo centro, che fanno parte della Chiesa diocesana di Benevento. Anche qui dobbiamo provare a non rinchiuderci in pochi dentro un edificio, ma a stare in mezzo agli altri, alla gente, ai giovani, alle famiglie, ai malati, ai poveri, proprio come faceva Gesù. Quest'anno, per le tradizionali celebrazioni in onore del santo copatrono San Biagio, è stata calendarizzata una veglia promossa dai giovani del posto”. Perché è importante che i ragazzi si impegnino fattivamente nell'organizzazione momenti di raccoglimento e di preghiera? “I ragazzi a Beltiglio sono molto attivi. Sanno organizzare belle attività. La festa di San Biagio dipende molto da loro. La maggioranza del consiglio pastorale è composto da giovani. Nel periodo di Natale hanno organizzato per la parrocchia un pellegrinaggio a Pietrelcina, molto ben riuscito e una tombolata, che ha radunato la metà del paese. Hanno in programma altre attività. E' bellissimo che ora vogliano stare insieme a pregare per incontrarsi con Cristo. Sono sicuro che la loro amicizia e il loro spirito di servizio crescerà proprio a contatto con Cristo. I giovani hanno il cuore aperto al grande messaggio di Gesù, e sono meno egoisti degli adulti. La valorizzazione della loro presenza nella comunità è preziosa”. Meno di un anno nella Parrocchia del Santissimo Rosario. Bilanci e prospettive. “Ringrazio la comunità della Parrocchia del Santissimo Rosario di Beltiglio che mi ha fatto posto quando il Vescovo di Benevento mi ha mandato in mezzo a loro. Il cuore di quei fedeli cristiani si è aperto. Questo è molto importante per me, e mi auguro possa essere una ricchezza anche per loro. Intendo continuare su questa strada di apertura verso tutti, che caratterizza lo spirito di questa piccola comunità. Chi si chiude perde Gesù Cristo, che si trova in mezzo agli uomini e alle donne per mostrare loro il suo amore e il suo servizio. L'attenzione della nostra comunità è rivolta soprattutto ai giovani. La parrocchia è la casa dell'Amore, la "Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie".
Don Paolo: «La nostra chiesa al servizio della comunità»
Dopo i festeggiamenti di San Biagio bilanci e prospettive del parroco di Beltiglio
Ceppaloni.