Alla lista di comuni sanniti che faranno ricorso al Tar contro il provvedimento adottato dal presidente della provincia di Benevento Claudio Ricci, che ha fissato a 199, 03 euro, oltre iva, il prezzo per ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati a carico degli enti, si aggiunge anche Ceppaloni. Il Comune ha infatti nominato, da pochi giorni, il suo legale rappresentante.
Come si ricorderà, la Samte, società incaricata, effettuava fino all’anno scorso il servizio per un costo di 109 euro a tonnellata, mentre per il 2015 e anche il 2014 la provincia di Benevento ha chiesto 199 euro a tonnellata.
«Il provvedimento emesso dall’Ente provinciale – commenta il comune di Ceppaloni – si fonda sulla circostanza dell’avvenuto sequestro della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte da parte della procura della Repubblica di Benevento con provvedimento del 18 marzo 2011 e sulla circostanza che è diminuita la quantità di tonnellate di rifiuto indifferenziato conferito dai comuni della provincia e che tale conferimento costituisce il maggior ricavo per la società provincializzata».
Insomma, per il sindaco di Ceppaloni sembrerebbe che la provincia di Benevento, dopo i notevoli traguardi raggiunti dai comuni in termini di raccolta differenziata, non sia in grado di riorganizzare il ciclo dei rifiuti senza gravare sugli enti; gli stessi che nel corso degli anni, dal Sannio specialmente, sono pluripremiati al gran galà annuale dei comuni ricicloni.
«Le motivazioni addotte appaino chiaramente viziate – continua il Comune - da eccesso di potere e in evidente contrasto con l’ordinamento positivo che mira ad incentivare la differenziazione dei rifiuti e ad incentivare il più possibile la raccolta differenziata. L’aumento dei costi graverebbe – conclude - su tutti i cittadini del comune di Ceppaloni, rei di aver mostrato maggiore sensibilità alla tutela dell’ambiente».
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