Nuove vicende giudiziarie sull'ultima Villa di Federico II

Notificato presso l'Ente un decreto ingiuntivo per la progettazione del restauro

Calvi.  

E’ giunto al comune di Calvi un decreto ingiuntivo promosso dal geometra Gerardo Iannella e riguardante l’affidamento di un incarico per la progettazione esecutiva del restauro del palazzo “di Federico II”, datato al 07 dicembre 2006. In quell’anno, l’Ente affidò all’Associazione Temporanea di Professionisti (Atp), costituita dall’Ingegnere Iacobitti Gian Marco nella qualità di capogruppo, dall’ingegnere G. Carbone, del geologo G. Boscaino e dal geometra G. Iannella, l’incarico di progettazione per l’importo complessivo di 87mila e 360 euro.

Il 13 agosto scorso veniva notificato, presso l’Ente, il ricorso per decreto ingiuntivo, promosso dal geometra Gerardo Iannella, contro il Comune di Calvi, relativamente all’incarico per la progettazione esecutiva del restauro. 

Ma il Comune non ci sta e «al fine di tutelare gli interessi dell’Ente – si legge nel documento - ed evitare aggravi di spese, si ritiene necessario opporsi al decreto ingiuntivo promosso dal geometra Iannella innanzi il Tribunale di Benevento, in quanto agli atti del comune di Calvi, risulta che Iannella comunicava la volontà di riscuotere le competenze tecniche solo ad avvenuto finanziamento definitivo del progetto».

Per tali motivazioni, il sindaco ha conferito apposito mandato all’avvocato Fausto Parente, libero professionista del Foro di Campobasso.

Sull’antica struttura presente oggi al Cubante, considerata per qualcuno l’ultima villa di Federico II di Svevia nel Sud Italia, pendono non poche problematiche di natura giudiziaria, insieme alla suddivisione proprietaria dell’immobile.

  Sono infatti cinque i possidenti dell’abitazione signorile, tra questi anche il Comune. C’è stata inoltre una causa in tribunale, anni fa, tra la vecchia amministrazione e uno dei proprietari, vinta da quest’ultimo. Attualmente, parte del Palazzo federiciano è in vendita e sotto il vincolo della Soprintendenza, ma non si riesce a recuperare interamente la struttura, in quanto, perché questo accada, occorrerebbe circa un milione di euro unitamente all’acquisto delle parti….si perché un proprietario vende a 140mila euro, un altro a 10mila (due stanze) e un altro ancora per la considerevole cifra di 400mila euro. Solo il comune di Calvi non vende e la signora Angela Norelli, proprietaria dell’agriturismo all’interno e intervistata, mesi fa, da Ottopagine. 

Michele Intorcia