Una lettera a De Stefano sui disservizi idrici

San Giorgio Città Aperta scrive all'Alto Calore. Tre i punti per alleviare i disagi

San Giorgio del Sannio.  

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Presidente,

alla luce delle ormai persistenti interruzioni della fornitura di acqua potabile ai cittadini di numerosi Comuni serviti da Alto Calore Servizi SpA, tra cui il Comune di San Giorgio del Sannio, il movimento civico San Giorgio Città Aperta con la presente intende sottoporre alla sua cortese attenzione alcune proposte concrete e fattibili che possono alleviare i disagi e restituire serenità alle centinaia di famiglie coinvolte.

Informazioni via "sms"  – L'attuale sistema di comunicazione di ACS si basa su un meccanismo oggettivamente arcaico ed inefficace, basato sull'invio di fax ai Comuni coinvolti. Anche la pubblicazione sulle pagine web dell'azienda e dei Comuni risulta scarsamente utile all'informazione tempestiva dei cittadini. Non tutti hanno internet e un computer, così come non si può pretendere una consultazione continua dei siti web istituzionali. Pertanto, chiediamo ad ACS di attivare un servizio di informazione tramite “SMS”, in modo da arrivare alla stragrande maggioranza della popolazione e in brevissimo tempo, consentendo alle famiglie di attrezzarsi. I costi attuali per questo servizio sono ormai irrisori e vengono gestiti tramite database automatici a cui i cittadini si iscrivono inviando un sms.

Bloccare aumenti, more e conguagli – Da mesi le famiglie stanno affrontando disagi fortissimi, che si traducono anche in un danno economico. Per fronteggiare le continue emergenze si è costretti a rifornimenti esterni e all'acquisto di acqua in bottiglia. Molti sono stati costretti ad istallare un'autoclave, che ha un costo medio di circa 1.000 euro. In tutto questo le famiglie continuano a pagare regolarmente le bollette, pur non ricevendo il servizio che spetta a chi adempie ai termini contrattuali. Pertanto, chiediamo di lenire il disagio economico:bloccando sulle prossime bollette gli aumenti già inseriti in quelle arrivate;non applicando la mora a chi paga in ritardo (entro un tempo massimo di 60 giorni);eliminando i conguagli per le eccedenze relative ai mesi estivi.

Un tavolo tecnico per trovare soluzioni durature – Fino ad oggi le cause del disagio e lo status quo della rete idrica non sono mai stati condivisi con la popolazione, alimentando la legittima irritazione dei cittadini. Pertanto, chiediamo ad ACS di aprire un tavolo operativo con le forza politiche e sociali dei territori – magari per macro aree, ad esempio nel caso di San Giorgio del Sannio è ipotizzabile un tavolo per il Medio Calore – dove sviscerare i problemi senza nascondere nulla. La sensazione è che i disagi e i disservizi continueranno anche nei prossimi anni, per cui è arrivato il momento di affrontare la situazione una volta per tutte con progetti e investimenti, coinvolgendo l'ATO e la Regione Campania.

Infine, ci preme sottolineare la necessità urgente che ACS collabori con i Comuni affinché mettano in atto misure emergenziali di supporto a famiglie in difficoltà con bambini, anziani e centri di assistenza socio-sanitaria. È necessario che in zone popolose come San Giorgio del Sannio sia sempre disponibile un'autocisterna per fornire acqua potabile alle persone più deboli e a rischio. L'acqua è un bene primario e un diritto fondamentale. 

redazione