Ancora una giornata di disagi a Sant’Agata de’ Goti per l’acqua “marrone”, che marrone non lo è più, ma che continua ad essere non potabile e non utilizzabile per l’igiene personale.
Questo almeno dice l’ordinanza sindacale di venerdì sera, quella che disponeva il divieto di utilizzo dell’acqua del condotto Carolino in tutta l’area a sud del fiume Isclero, e in particolare nel centro urbano e nelle località diCastrone, Santa Maria Scozzese, Traugnano, Palmentata, Molino Corte, Sant'Anna, Bagnoli, Sanguinito, Capitone, Cantinella e Saiano.
L’ordinanza sindacale resta infatti l’ultimo atto ufficiale diffuso da Palazzo San Francesco. Che poi, in via informale, ha annunciato che l’ordinanza non verrà revocata se non dopo i riscontri delle analisi sui campioni di acqua prelevati dalle condotte dell’acquedotto Carolino.
Prelievi che però, a tre giorni ormai da quel venerdì, ancora non ci sono stati.
Dunque: divieto ancora valido e cittadini e commercianti costretti ad arrangiarsi. C’è chi sta utilizzando l’acqua delle tanti sorgenti presenti sul territorio comunale, c’è chi l’acqua per la propria attività commerciale se la porta da altri comuni, e chi invece ha deciso di “violare” l’ordinanza e confessa che almeno per l’igiene personale fa finta che nulla sia successo.
Domani potrebbero esserci i tanto attesi prelievi anche se da Palazzo San Francesco non vi è conferma della notizia.
Le analisi verranno svolte sia dall’Asl che dal Comune che si affiderà ad un laboratorio convenzionato.
La speranza è che il problema sia rientrato e che le analisi provino la potabilità delle acque di un condotto Carolino che approvvigiona gran parte del territorio comunale.
di Vincenzo De Rosa