Acque del Calore alterate: la denuncia di Archeoclub di Apice

Il gruppo ha inviato una segnalazione alle autorità competenti

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Apice.  

“Parametri verosimilmente alterati acque del fiume Calore alla confluenza del torrente Mele, situato nel Comune di Calvi, in località Ponte Appiano”. E' la segnalazione che l'Archeoclub di Apice, allertato da alcuni cittadini, ha inviato agli enti competenti, in dettaglio: al Dipartimento Arpac Provinciale di Benevento e al direttore del Dipartimento, Elina Antonia Barricella; al direttore Generale dell’Asl di Benevento, Gennaro Volpe, al Comando Provinciale di Benevento dei Carabinieri, al colonnello Enrico Calandro e al colonnello Gennaro Curto, all’attenzione del sindaco del Comune di Calvi, avv. Armando Rocco e del sindaco del Comune di Apice, ing. Angelo Pepe.

Allegato alla missiva, l’Archeoclub di Apice ha fornito una video-segnalazione effettuata a seguito di un sopralluogo nei pressi del torrente Mele, breve corso d'acqua affluente del Calore, proveniente dal Comune di Calvi, il giorno 24 agosto 2023, alle ore 11:00, dove è stato riscontrato che l'acqua dello stesso torrente si presentava di colore scuro, tendente al nero, accompagnata da un odore forte e sgradevole. L’associazione Archeoclub di Apice ha chiesto inoltre di essere successivamente informata dagli enti contattati in merito a tutte le attività che verranno effettuate, in particolare all’Arpac di provvedere ad analizzare le acque del luogo e a comunicare i risultati dei dati alla stessa associazione. “Già in passato - ricorda l’Archeoclub - diversi cittadini hanno esposto denunce ufficiali, soprattutto in questo periodo, quando, evidentemente, gli scarichi nel fiume sono legati ad attività antropiche del territorio circostante. Auspichiamo pertanto maggiori controlli, attività di sensibilizzazione ambientale dei Comuni, controlli e investimenti in depurazioni da parte di quest’ultimi, evitando rimpalli di responsabilità di gestione con la Provincia di Benevento, anch’essa tenuta a lavorare per accelerare il contratto di fiume, non trascurando un maggiore senso civico di tutti cittadini. Il fiume è stata una inestimabile risorsa in passato, che vive ancora forte nella memoria collettiva e che ancora può donare benessere e progresso alle comunità che si affacciano sulle sue sponde”.