Giornata di disagio quella vissuta dai cittadini di Sant’Agata de’ Goti: senza acqua da bere, acqua per cucinare, acqua per lavarsi.
Quella marrone che esce dai rubinetti inutilizzabile, anche in virtù dell’ordinanza sindacale diramata nella serata di ieri dall’amministrazione comunale – e destinata alle zone del territorio comunale a Sud del fiume Isclero - che ne ha vietato l’utilizzo per uso potabile e per l’igiene personale.
Ordinanza che però solo questa mattina ha raggiunto la maggior parte della popolazione: nessun manifesto è stato affisso in città e il provvedimento adottato dal sindaco Carmine Valentino è stato caricato solo in mattinata sulla homepage del sito internet della rete civica comunale. Nessuna comunicazione inoltre è stata trasmessa attraverso il sistema di “sms” utilizzato in altri casi dall’amministrazione santagatese.
Da Palazzo San Francesco intanto fatto sapere che l’ordinanza di non potabilità resterà valida fino all’esito delle analisi effettuate da Asl e amministrazione comunale – attraverso un laboratorio di analisi convenzionato – sui campioni di acqua prelevati.
Inoltre, sempre da Palazzo San Francesco, hanno spiegato che il problema è stato causato dalla “intromissione di terriccio” nel condotto Carolino causata dalle forti precipitazioni di questi giorni. Il personale dell’ente santagatese ha effettuato una serie di sopralluoghi per verificare lo stato delle condotte e dei serbatoi interessati. Una situazione, hanno assicurato da Palazzo San Francesco, in “via di graduale normalizzazione”.
Resta però la preoccupazione dei cittadini: al di là dell’aspetto dell’acqua che in queste ore sembra stia riacquistando la sua trasparenza, restano i dubbi sulla sua potabilità in attesa delle analisi sui campioni.
E restano soprattutto i disagi che la cittadinanza ha dovuto affrontare.
di Vincenzo De Rosa