Cerreto Sannita si prepara a diventare la capitale della ceramica

Dodici artisti del tornio si sfideranno in fatto di creatività la prossima domenica 13 novembre

cerreto sannita si prepara a diventare la capitale della ceramica
Benevento.  

Tradizione, creatività e un pizzico di competizione sono gli ingredienti che renderanno, la prossima domenica 13 novembre, Cerreto Sannita la capitale italiana della ceramica.
Grazie all’iniziativa del vice presidente dell’AiCC (Associazione Italiana Città della Ceramica) Lucio Rubano e dell’assessore alle Attività Produttive del Comune di Cerreto Claudia Meglio, infatti la cittadina in provincia di Benevento ospiterà nella stessa giornata, la terza edizione del “Regional Tornianti” e la mostra “Symbolo” che mette a confronto la creatività di 12 artisti italiani e stranieri. Il programma è particolarmente fitto: si parte alle 9.30 con la gara tecnica che andrà in scena fino alle 13.00 e consiste nella realizzazione del cilindro più alto e della ciotola più larga. Ai due vincitori sarà assegnato un premio di 100 euro.

Dalle 15,30 fino a conclusione si svolgerà la gara “Esteta”, a tema libero per consentire ad ogni torniante di esprimere il massimo delle proprie capacità creative, della propria fantasia e professionalità e del proprio estro. La giuria sceglierà, a proprio insindacabile giudizio, tre opere che si distingueranno per originalità delle forme e maestria nell’esecuzione e che riceveranno anch’esse un premio di 100 euro. A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione, insieme ad una confezione di vino e di olio. Entrambe le gare si svolgeranno nel chiostro del Palazzo Comunale secondo le consuete modalità e potranno partecipare pure artisti che risiedono al di fuori della regione Campania. Parallelamente, alle 10.30 verrà inaugurata la mostra “Symbolo”, che prende le mosse dalla mostra “Walls – Centro de Arte Palacio Almudi” del 2020 e ne rappresenta, a tutti gli effetti, il continuum spazio-temporale.

Se la prima aveva una sfumatura politico-sociale, col suo invito a costruire ponti e ad abbattere i muri dell'incomunicabi1ità, “Symbolo” ha una connotazione più socio- antropologica, perché vuole indagare i rapporti tra persone e culture diverse attraverso la ricerca di un dialogo interiore che riesca ad armonizzare“pensieri” e “parole”.

Ciascun uomo, nel tempo e in ogni luogo della terra, è andato costantemente alla ricerca di sé stesso e dei segreti della natura, una ricerca rivolta anche alla loro espressione attraverso l'elaborazione di segni grafici di valore identitario e al contempo anche universale. Già dall'antichità, con le pitture rupestri e le incisioni sui dolmen e i menhir, l'uomo sentiva il bisogno di “ricordare” e “stratificare” le proprie esperienze, di “registrare” le proprie conoscenze per condividerle e trasmetterle ai posteri. È la necessità di comunicare. Gli artisti di Symbolo interpretano il tema andando oltre l'espressione del linguaggio naturale, che è da intendersi come quello limitato al gruppo sociale che lo condivide, ricercano, invece, un linguaggio ancestrale e universale, secondo un processo di semplificazione capace di ricondurre all'unità l'ambiguità dell'attuale babele linguistica. Gli espositori provengono dalla Campania, dalla Sardegna e dalla Spagna, e la mostra si suddivide in tre sezioni che rappresentano 5 tematiche accomunate dalla ricerca del simbolo iconografico e universale, il simbolo dei simboli: “Archetipo e Acheologia”, “L'lcona e la Religione”, “Un nuovo Logos”. Ciascun artista interpreterà le 5 tematiche con un'opera ricercando “il senso del segno”, ciascuno con sensibilità personale e col proprio patrimonio di conoscenze, con un occhio puntato verso il futuro e l'altro che guarda alla storia passata. Infatti, come ciascun uomo è costantemente alla ricerca di una propria identità, ciascun artista è alla ricerca del segno grafico universale, di un'immagine archetipica ma anche identitaria della propria arte che sia capace di comunicare sé stesso a tutti. La mostra, già ospitata presso il Museo Archeologico di Cartagena (Spagna), approderà a Cerreto Sannita presso il Chiostro Monumentale del Palazzo Comunale adiacente al Museo della Ceramica e sarà visitabile fino a domenica 4 dicembre 2022.