Emergenza Ucraina - Aggiornamento Caritas del 5 marzo 2022
Il direttore della Caritas della Diocesi di cerreto Sannita - Telese e Sant'Agata de' Goti, don Giuseppe Di Santo, con un alunga lettera spiega ai cittadini come aiutare la popolazione ucraina. Il sacerdote infatti spiega che, come da indicazioni ricevute, più che raccogliere materiali di prima necessità da inviare nelle zone colpite dalla guerra, sarebbe necessario aderire alla raccolta fondi organizzata in loco dalla Caritas.
"Durante il webinar - spiega don Giuseppe Di Santo - organizzato da Caritas Italiana con le Caritas diocesane, abbiamo potuto sentire la voce dei responsabili di Caritas Ucraina, di Caritas Europa e Caritas Internazionale. Hanno condiviso con noi le urgenze e le estreme difficoltà in cui versano e, ovviamente, tutte le azioni di vicinanza e di aiuto verso i fratelli ucraini. Attualmente sono tanti i fragili e i vulnerabili che si stanno riversando al confine dell’Ucraina dirigendosi soprattutto verso la Polonia, la Moldavia e l’Ungheria.
Direttamente da loro ci è stato sconsigliato di procedere con le raccolte di beni materiali (vestiario, farmaci, alimenti ecc…) per diversi motivi:
- perché i costi per far arrivare in loco i beni sono maggiori dei beni raccolti;
- perché non abbiamo magazzini nei quali verificare e stoccare i beni da inviare;
- perché inviare scatoloni di beni che non riusciamo a verificare può essere pericoloso;
- perché è difficile localizzare punti di raccolta in loco vista la situazione di estrema incertezza;
- perché per quanto riguarda i medicinali non può essere garantito il ciclo del freddo e rischiano di essere compromessi.
Ci è stato consigliato, invece, di finanziare, attraverso la raccolta fondi, le azioni che si stanno mettendo in atto lì come Caritas, sia da parte di Caritas Ucraina che da quella polacca, ungherese, moldava, ecc. Sarebbe anche un modo per sostenere tante attività commerciali in loco duramente colpite da questa tragedia.
Tra le varie azioni messe in campo, accanto a quella assistenziale, c’è anche necessità del supporto psicologico e spirituale che le Caritas locali stanno mettendo in atto soprattutto verso categorie più fragili: minori (orfani soprattutto) e anziani. Al momento, dunque, la Caritas diocesana sta seguendo con attenzione quanto sta interessando i nostri fratelli e sorelle ucraini anche attraverso i canali regionali, nazionali e internazionali e conferma il proprio impegno a collaborare coralmente al fine di mettere in atto azioni coordinate. Come meglio specificato in precedenza, sono escluse al momento altre raccolte che non siano raccolta fondi. La nostra diocesi invita a contribuire sul Conto Corrente dedicato con la seguente intestazione: CARITAS DIOCESANA IBAN: IT 14I030 6909 6061 0000 0106783 CAUSALE: PRO UCRAINA
La Diocesi - spiega ancor ail direttore della Caritas delle Valli Caudina e Telesina -, come sapete, ha già dedicato la giornata di Mercoledì delle Ceneri per la raccolta fondi, ma il Conto Corrente sarà aperto per tutta la Quaresima. Inoltre, per la seconda domenica di Quaresima (13 marzo) era prevista la giornata dedicata alla preghiera e alla promozione delle Caritas Parrocchiali. Vi invitiamo, per questa occasione, a sensibilizzare i vostri gruppi Caritas perché si facciano promotori nella comunità per una nuova raccolta fondi da destinare all’Ucraina. Ogni comunità si potrà attivare attraverso le iniziative che più ritiene opportune (mercatini, vendita di dolci, ecc…).
Riguardo all’accoglienza di persone o famiglie che provengono dall’Ucraina stiamo procedendo con prudenza mettendoci in ascolto con le Istituzioni per dare dignità alle persone che, eventualmente saranno accolte. Caritas italiana sollecita le Caritas diocesane a mappare eventuali disponibilità di accoglienza e a mantenere collegamento con Prefetture e Asl. Data l’evoluzione degli eventi, sollecitati anche dal nostro vescovo Giuseppe, vi invitiamo, pertanto, a mappare e comunicare al più presto le disponibilità di accoglienza da parte delle vostre parrocchie, istituti religiosi e privati che saranno utilizzate non appena sarà esaurita la capienza dei numeri previsti nei CAS e SAI. Per comunicare la disponibilità vi chiediamo di inviare una mail a caritas@diocesicerreto.it segnalando le generalità del referente, il luogo che si vuole mettere a disposizione. Precisiamo che la disponibilità non deve essere limitata alla sola cessione dell’immobile o della struttura, ma soprattutto sostenere l’onere economico che comporta e l’accompagnamento morale e concreto delle persone accolte per tutto il tempo della permanenza. Vi chiedo, inoltre, di comunicare e segnalare eventuali presenze di profughi ucraini sul nostro territorio al fine di poter fornire loro tutta l’assistenza necessaria. Carissimi, come avete potuto notare, stiamo assistendo ad una emergenza umanitaria molto complessa e in continua evoluzione. Per questo ci terremo aggiornati perché le necessità e le priorità potranno subire ulteriori variazioni. Vi raggiungeremo attraverso comunicati via mail e tramite il sito diocesano. Continuiamo a sostenere soprattutto con la nostra incessante preghiera il popolo ucraino chiedendo al Signore il dono della Pace. Anche a nome dell’equipe diocesana vi saluto cordialmente, ringraziando sin d’ora i tanti che fattivamente hanno dato e daranno la loro disponibilità nei modi indicati. Grazie".