Spopolamento nei piccoli borghi, Fusco: "Noi non ci arrendiamo"

Il sindaco di Castelpoto rilancia il tema delle aree interne per combattere il calo demografico

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Castelpoto.  

Spopolamento? “Noi non ci arrendiamo”. Anzi, tutt'altro. Nasce così a Castelpoto il “manifesto contro lo spopolamento”, l'iniziativa promossa dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Vito Fusco che per le festività ha voluto fare gli auguri a tutta la popolazione affiggendo “un manifesto tra le strade del piccolo centro sannita con i nomi di tutti i bambini nati nel 2021”.
Ma c'è di più. Perché sì, l'iniziativa di Castelpoto vuole rappresentare un messaggio “benaugurante” ma anche e soprattutto il segnale della voglia di combattere il calo demografico nei piccoli borghi. A spiegarne il significato è oggi il sindaco, Vito Fusco. 
“La nascita è sempre un bellissimo momento e nelle piccole comunità sono diventati eventi sempre più rari”, spiega il primo cittadino di Castelpoto che rilancia il tema delle aree interne del Paese: “E' un segnale di una vita che sboccia e ha un valore che va ben oltre. Noi abbiamo costruito un paese multiculturale, aperto, e non ci rassegniamo allo spopolamento. Questo il messaggio che abbiamo voluto dare e da questo punto di vista stiamo intraprendendo diverse iniziative, a partire dal piano integrato di sviluppo. Noi pensiamo che i piccoli borghi possano avere una nuova vita, la pandemia ci ha insegnato tante cose e credo che nell'alleanza tra città e piccoli borghi sia possibile disegnare l'abitare del futuro”.
Ma ad oggi i dati, ancora una volta, parlano di una riduzione significativa del numero di abitanti: “Nella mia comunità – rileva Fusco - che oggi conta mille e duecento abitanti in vent'anni abbiamo perso circa 250 unità. Poi chiaramente il dato non è omogeneo”. 
Un trend che, come detto, si cerca di invertire celebrando i nuovi nati ma garantendo anche servizi essenziali per la popolazione: “Noi oggi abbiamo le periferie soprattutto delle medie e grandi città che si allargano, mentre poi abbiamo bellissimi borghi ricchi di storia, cultura e tradizioni che si stanno spopolando. Allora penso vada ripensato l'abitare del futuro. Però - ribadisce il sindaco di Castelpoto - necessitano infrastrutture, servizi, viabilità. Ed anche su questo stiamo lavorando tantissimo, ma è chiaro che la risposta non può venire solo dai piccoli comuni ma c'è bisogno di un ragionamento complessivo che deve avvenire a livello centrale”. 
Un percorso possibile, dunque, seppur in salita: “Per essere i luoghi dell'abitare del futuro questi borghi devono avere servizi. E su tutto questo stiamo lavorando, ma il messaggio deve essere generale da Nord a Sud del nostro Paese. Ecco quindi il nostro manifesto – conclude il sindaco Fusco - che oltre a salutare i nuovi bimbi vuole essere anche un modo per dire noi ci siamo, investiamo, ma ci devo credere tutti”.