"Una class action in risposta ai continui disservizi legati all'erogazione di acqua potabile". La proposta è stata avanzata dal movimento civico "San Giorgio Città Aperta" che ha recepito l'invito del Codacons a raccogliere le firme per inoltrare una denuncia all'Alto Calore per i gravi disservizi che le famiglie di San Giorgio del Sannio - e non solo - subiscono ormai da troppo tempo.
"La situazione di disagio va avanti dai mesi invernali, si legge in una nota di 'San Giorgio città aperta' quando il problema del caldo africano non c'era e le precipitazioni erano abbondanti. Le interruzioni del servizio senza preavviso sono ormai uno stillicidio costante. Pertanto ritireremo i moduli per la raccolta delle firme, ma crediamo sia necessario andare oltre. A tal proposito suggeriamo al Codacons e alle altre associazioni di dare vita ad una class action, un'azione collettiva per chiedere la quantificazione del danno subìto dalle famiglie e il conseguente risarcimento, da corrispondere anche tramite uno sconto direttamente in bolletta.
Chiediamo inoltre alla dirigente del Comune di San Giorgio del Sannio, Maria Lucia Chiavelli, in qualità di membro del Cda dell'ACS di incontrare i cittadini e spiegare lo status quo. Finora un lunghissimo silenzio ha caratterizzato la presenza del rappresentante sangiorgese nell'organismo che governa l'azienda pubblica. Non solo San Giorgio, ma tutti i paesi del circondario hanno il diritto di avere risposte".
Redazione