E’ l’emergenza idrica di questi giorni al centro della critica del consigliere d’opposizione Maurizio Genito, del gruppo d’opposizione Libera Mente di San Giorgio del Sannio, il quale non usa mezzi termini a puntare il dito contro «L’inerzia del sindaco e presidente della Provincia Claudio Ricci nei confronti dell’Alto Calore. Le responsabilità politiche ci sono – commenta Genito- come il silenzio assenso di fronte ai continui disagi idrici patiti dalla popolazione. Ma d’altronde l’Alto Calore vede al suo interno una forte componente del Partito Democratico, sarebbe come ribellarsi contro il suo stesso partito politico. Ricci, da parte sua, è bravo a fare politica e a mantenere gli equilibri; ma alla gente tutto ciò non interessa, ai cittadini interessa che vengano risolti i problemi».
Lei cosa farebbe? «Visti i disservizi avrei messo in campo un piano di emergenza, come l’installazione di serbatoi comunali, magari a spese dell’Alto Calore, in modo tale da fronteggiare i disagi che si ripetono annualmente. Sono queste le azioni di un sindaco. Cosa ha da lamentarsi poi Ricci in merito al taglio subito dalle Province? Se è il suo stesso partito ad averle fatte? E che vede esponenti al Governo come il sannita Umberto Del Basso De Caro? In questo caso ha da lamentarsi, per l’Alto Calore invece no, perché?»
E’ proprio di oggi, inoltre, la notizia che centinaia di famiglie nella zona di Sant’Angelo a Cupolo hanno denunciato in Questura i continui disservizi idrici dell’Alto Calore, poiché da “Tre giorni senza acqua”. «Hanno fatto bene», è stato il commento, secco, di Genito.
A San Giorgio del Sannio tiene inoltre banco l’ormai nota questione della Gosaf, l’agenzia incaricata dall’Ente per la riscossione dei tributi. «Abbiamo presentato una interrogazione e se ne discuterà nel Consiglio del 30 luglio. Questo è un servizio che non va e la riscossione tributi dei cittadini è una questione seria. Ecco perché chiediamo chiarimenti. E parliamo di una società che non ha voluto neanche il comune di Benevento. Ricci sembra ora tornare sui suoi passi e magari condividere le perplessità sollevate dall’opposizione un anno fa. Dal mio punto di vista la riscossione andrebbe fatta in un altro modo, magari facendo un bando ed assumendo personale a contratto determinato».
Girava voce di una sua candidatura a sindaco, nel gruppo San Giorgio Città Aperta. «Certo non mi dispiacerebbe- commenta Genito – sono anni che faccio politica nel mio paese. Ma va costruita un’alternativa condivisa da tutti: fatta di uomini, idee e un programma forte». E’ iscritto ad un partito politico? «Diciamo che sono vicino a Mastella».
Michele Intorcia