Solopaca, premi ai migliori vini fatti in casa

Anche quest'anno il riconoscimento assegnato dalla Pro Loco

solopaca premi ai migliori vini fatti in casa
Solopaca.  

Rallentato dalle restrizioni anti Covid-19 anche quest&'anno è giunto al termine il Concorso di Vini fatti in casa "San Martino, ogni mosto è vino". Il bando, lanciato nel giorno di San Martino, prevedeva la partecipazione di produttori di vini artigianali. Al termine delle iscrizioni sono stati 17 i campioni raccolti, di cui 5 vini bianchi e 12 vini rossi. La scelta del miglior vino è stata ardua tanto che ci sono stati alcuni ex-aequo, soprattutto tra i
bianchi dove si è verificato un ex aequo al primo e al terzo posto, con un ampio distacco tra le prime due posizioni e i terzi classificati. Ecco di seguito i risultati dei vini bianchi: Primo classificato ex-aequo: Falanghina del Sannio, prodotto nel comune di Castelvenere da Fabio Sanzari; Fiano di Avellino, prodotto nel comune di Lapio da Thomas De Gennaro.
Secondo classificato: Vernaccia di San Gimignano, prodotto nel comune di Solopaca da Luigi Guglielmo
Iannelli. Terzo classificato ex-aequo: - Bianco misto Falanghina-Fiano, prodotto nel comune di Solopaca da Ernesto Leone; Bianco misto Malvasia bianca-Coda di Volpe-Falanghina, prodotto nel comune di Castelvenere da Massimiliano Di Crosta.
Per quanto riguarda i vini rossi il distacco tra i primi tre classificati è stato solo di pochi punti, mentre un solo punto ha separato il terzo dal quarto classificato. A farla da padrone tra i rossi sono stati due vini Barbera di Castelvenere, classificati rispettivamente al primo e al terzo posto, al secondo posto un Solopaca con uvaggio misto Aglianico e Sangiovese. Ma ecco i risultati. Primo classificato: Barbera del Sannio, prodotto nel comune di Castelvenere da Fabio Sanzari. Secondo classificato: Rosso misto Aglianico-Sangiovese, prodotto nel comune di Solopaca da Ernesto Leone.
Terzo classificato: Barbera del Sannio, prodotto nel comune di Castelvenere da Massimiliano Di Crosta. Senza dubbio la classifica ha premiato una buona lavorazione delle uve con un procedimento, quello artigianale, che è completamente diverso dalla lavorazione industriale delle cantine che, a casa, non va assolutamente imitato se non si posseggono i mezzi adatti. Un buon vino artigianale è soprattutto quello che rispetta gli antichi metodi di lavorazione. Un ringraziamento particolare va al panel di esperti che ha valutato i campioni raccolti e alla Cantina di Solopaca per aver effettuato le analisi chimiche che sono state inviate ai produttori. Infine, un grazie va a tutti i concorrenti per aver partecipato al concorso.