Domenica mattina all'insegna del bel tempo e tornano i primi turisti a Pietrelcina. Si tratta soprattutto di famiglie provenienti da Napoli e dalle altre province campane che hanno deciso di trascorrere qualche ora di relax visitando il paese natale di San Pio. Numeri ancora distanti dalla fase pre-covid, ma che lasciano ben sperare per il futuro. Soprattutto per il commercio locale e le tante piccole attività di ristorazione che hanno sempre puntato sull'arrivo dei pellegrini. “Ci proviamo, almeno speriamo, era da tanto che non venivano turisti”, commentava stamane un esercente in attesa che i pellegrini decidessero dove fermarsi per il pranzo. Entusiasmo condiviso con gli stessi visitatori: “Arrivo da Marano era da tanto che speravo di poter tornare a Pietrelcina”, ha commentato una signora nei pressi della chiesa Madre dove tutto è stato organizzato per accogliere nuovamente i fedeli secondo le disposizioni vigenti anticovid. Distanziamento tra i banchi, ingressi contingenti e un avviso che indica una pausa di almeno quindici minuti dopo ogni celebrazione per consentire la sanificazione degli ambienti. A tracciare il bilancio della giornata il sindaco, Domenico Masone: “Sì i visitatori sono tornati – conferma il primo cittadino – anche se non nella misure tradizionale ante-covid, ma c'è un ritorno. Evidentemente la bella giornata, la possibilità di uscire dai propri comuni e animati dalla speranza. Venire a visitare i luoghi di San Pio non significa andare in villeggiatura, ma venire a consolidare quella speranza che è nei cuori di tutti”.
Al momento i “parcheggi pieni a metà” consentono di calcolare la “presenza di circa 600 persone. Una giornata abbastanza frequentata con un tempo mite e l'uscita fuori porta, poiché non vengono da lontano, ma soprattutto dalla Campania e dalle aree di costiera. E questo ci fa piacere”.
Anche il distanziamento e le misure sembrano essere accolte di buon grado da visitatori che almeno per il momento non fanno registrare difficoltà: “Sono soprattutto famiglie che arrivano per cui ognuno sta con il proprio nucleo familiare, tutti hanno le mascherine. I negozi fanno altrettanto perché hanno già consolidato il trend di precauzione. Per cui si autogestisce e si gestisce abbastanza. Anche a messa i frati sono molto severi, hanno distanziamento e dicono più messe per evitare che possano crearsi assembramenti”.