Ha suscitato interesse, tra i cittadini di Apice, sui social network, come l’Ente impiega i proventi delle multe incassate attraverso il lavoro dei vigili urbani. In particolare, l’attenzione si è catalizzata sulla spesa delle divise per gli agenti della polizia municipale (nel 2014 quattro unità, mentre nel 2015 tre, almeno momentaneamente). Nel 2014 infatti sono stati impiegati per le divise 3mila e 500 euro, quest’anno 2mila euro.
C’è allora chi da Facebook ha commentato, ironicamente: Ma sono firmate Armani? Oppure Prada?
Per avere maggiori delucidazioni è stato contattato l’Ente, in modo da capire se i costi delle divise siano effettivamente oltre quelli che sono gli standard di mercato. «Le divise – commentano- sono di sartoria, e sono fatte su misura. Ci affidiamo ad una ditta che fornisce divise anche ad altri corpi, su scala regionale. Il vestiario segue quello che è il capitolato della Regione Campania. Bisogna tener conto che per ogni divisa (estiva ed invernale) ci sono almeno tre pantaloni, ognuno dei quali costa circa 60 euro, meno di un capo di Armani, in più camice, calzini, scarpe, ed altri accessori. I prezzi sono perfettamente in linea con gli standard, non c’è alcuno spreco».
Sicuramente i colleghi di Napoli, per i quali ci fu un’inchiesta da parte di Luca Abete di Striscia, nel maggio scorso, sono meno fortunati di quelli di Apice, in quanto il Comune partenopeo non ha i soldi per comprare le uniformi e i vigili sono costretti a girare “co nu jeans e na maglietta”.
E su un articolo del Il Giornale, da un estratto, sempre del maggio scorso, ci si può anche fare l’idea di quanto costino le divise: “Va anche detto però che il comandante Esposito, del comune di Napoli, ha un'idea del rapporto qualità-prezzo decisamente fuori mercato. In più occasioni ha infatti dichiarato che una divisa «costa almeno 3 mila euro» (roba di alta sartoria napoletana?). «Il Giornale» ha fatto un rapido sondaggio tra le principali ditte specializzate in forniture di uniformi, scoprendo che il costo medio è molto meno della metà. Una differenza talmente grande che qualcuno ha malignamente ipotizzato che agli agenti della polizia municipale di Napoli, tutto sommato, convenga farsi confondere con i comuni passanti. Motivo? Imboscarsi meglio...”.
Insomma i prezzi delle divise per i vigili del comune di Apice non sarebbero esorbitanti, anzi, sembrerebbero perfettamente nella media.
C’è stato anche chi ha sollevato il problema della manutenzione delle strade del paese, «Troppo esigue le somme destinate, ed anche la supercar del noto telefilm avrebbe problemi a circolare, sono stati diversi i braccetti che ho dovuto sostituire alla mia automobile».
Una parte dei proventi delle multe, esigua e per quel che si può, (va detto che la metà se la prende lo Stato italiano), sono state infatti destinate, sia nell’anno 2014 che 2015, proprio per segnaletica e manutenzione ordinaria: 4mila euro nel 2015 e mille e 500 l’anno scorso. Insomma miracoli non se ne possono fare, a meno che non si incentivino le multe, e forse non sarebbe il caso.
Ci deve invece pensare chi governa, e proprio ieri, l’assessore Iebba, sulla base della polemica scaturita su facebook ha fatto sapere che nel prossimo bilancio «Saranno stanziati circa 65mila euro per le manutenzione delle strade. Va tenuto conto che solo le contrade contano circa 150km di asfalto, e non c’è solo il manto stradale da aggiustare».
Michele Intorcia