Arriva la replica del sindaco di San Salvatore Telesino, Romano, alle accuse dei consiglieri di minoranza:
"Si ergono a paladini della giustizia, ma sono loro stessi a non conoscere i principi ed i fondamenti della legalità e soprattutto della buona educazione. Il loro è un comportamento improntato sulla becera polemica, sull’incompetenza e sulla mancanza di rispetto verso il loro elettorato e la cittadinanza.
E’ giunto il momento di fare chiarezza e di informare i cittadini sulla verità dei fatti.
Tutti i consiglieri di minoranza, infatti, non si presentavano alla seduta del Consiglio Comunale tenutosi in data 10/08/2020 e con articoli a caratteri cubitali pubblicati su social e vari quotidiani annunciavano, urbi et orbi, che non avrebbero più presenziato alle sedute di consiglio comunale perché secondo le loro “profonde conoscenze giuridiche”, nello stile dei peggiori azzeccagarbugli, sentenziavano l’illegittimità delle sedute consiliari per mancanza del numero legale del gruppo di maggioranza.
“...continueremo a disertare, ormai non hanno più i numeri....”, questo era il loro unico proclama.
Nonostante ciò e le ripetute minacce di impugnativa delle delibere consiliari, al successivo consiglio del 29/09/2020, si sono presentati in aula e per di più in ritardo rispetto all’orario fissato.
Nulla di più assurdo!
La coerenza sicuramente non gli appartiene, viste anche le scelte fatte da alcuni.
Oggi si dolgono del fatto che il presidente del consiglio abbia correttamente dato avvio alla seduta consiliare all’orario legalmente fissato.
Ma i mistificatori della realtà, come di consueto e come sono abituati quotidianamente a fare, omettono di dire ai cittadini che alle ore 18.07 sono entrati in aula solo due consiglieri di minoranza e nel frattempo erano stati discussi ed approvati solo due punti all’ordine del giorno, di cui per altro uno concernente l’approvazione dei verbali della precedente seduta (a cui gli stessi non avevano partecipato), e non quattro come falsamente affermato. Il presidente del consiglio, mentre era in corso la trattazione del punto 3, seppur non essendovi tenuto, ha sospeso la seduta per permettere agli tre di partecipare, dopo essere stati ripetutamente sollecitati telefonicamente dai primi.
Tali circostanze sono tutte riscontrabili negli atti ufficiali del Consiglio Comunale.
La correttezza e le buone maniere avrebbero dovuto indurre i consiglieri a comunicare preventivamente che sarebbero arrivati in ritardo rispetto all’orario prefissato, così come hanno fatto in passato altri consiglieri.
L’art 34 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, da loro menzionato, prescrive che le sedute debbano avere inizio entro 15 minuti dall’ora fissata e non che si debba attendere lo stesso tempo per dare avvio ai lavori consiliari, come erroneamente o strumentalmente da loro affermato.
Ormai, negare la realtà dei fatti e dire bugie è diventato il loro sport preferito, basta leggere le immani corbellerie che scrivono e le osservazioni che allegano alle delibere consiliari! Non sanno nemmeno leggere un regolamento, figuriamoci se sarebbero capaci di amministrare un Paese!"