E’ subito scontro tra maggioranza e opposizione, nel comune di Paduli, a seguito della revoca, da parte del gruppo Vessichelli, delle delibere riguardanti l’appalto per la gestione dei servizi cimiteriali, varate dall’ex commissario Prefettizio, che prevedevano una gestione quinquennale del settore. Revocate, a quanto sembra, poiché gli introiti della gestione dell’illuminazione votiva andrebbero, con il bando, ai privati e non al comune di Paduli.
«Nell’ambito di una nuova valutazione dell'interesse pubblico sotteso all’originaria indizione della gara di appalto –si legge nel documento della maggioranza - è interesse dell’amministrazione revocare le precedenti deliberazioni (3/2014 e 25/2015) perché non in sintonia con i propri obbiettivi e strategie di sviluppo territoriale»
Nel documento è riportato anche il parere del legale dell’ente, Marciano: «E’ legittima la revoca di una gara di appalto se viene disposta quando la procedura concorsuale non si è ancora definita e quando non è stato concluso il contratto. La revoca è ammissibile anche a seguito di una semplice rivalutazione dell’interesse pubblico originario».
Lo stesso avvocato ha inoltre assicurato che: «L’ente non avrà nessun obbligo risarcitorio nei confronti dei partecipanti anche se non è inserita nel bando una clausola che preveda la possibilità di revoca».
La revoca dell’appalto dei servizi cimiteriali si impone tra l’altro, poiché non si condivide quanto esposto nel «Capitolato speciale – si legge sempre dal documento - per l’affidamento in concessione delle prestazioni cimiteriali per un periodo di anni cinque (-ex art. 30 dlgs. N.163/2006” e specificamente: - all’art. 1 punto 2, in tema di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti (anche elettrici).
Tale incombenza è già oggetto di gestione in proroga affidato ad altra ditta (contratto 98/2012). - all’art. 1 punto 3, circa la gestione e riscossione delle opere di illuminazione votiva garantendo notevoli introiti all’ente, rischierebbe di essere vanificato da una complessiva gestione delle attività cimiteriali. L’ente non avrebbe pertanto un diretto controllo dei suoi proventi».
Il gruppo “Feleppa per Paduli”, in merito alla decisione della maggioranza Vessichelli, ha subito presentato una interrogazione a firma del capogruppo Alessandro De Lucia e dei consiglieri Gabriele Iammarino e Gaetano Checola.
«I sottoscritti – si legge dall’interrogazione - chiedono quali siano gli obiettivi e le strategie di sviluppo territoriale per cui sono state revocate le delibere di Giunta Municipale, approvate dal Commissario Prefettizio allora in carica.
Si fa presente che le valutazioni in merito al capitolato speciale d’appalto sono di natura tecnica quindi non di competenza della Giunta Municipale, per cui non si può annullare una delibera adducendo motivazione tecniche, tranne il caso in cui emergano presupposti di illegittimità nell’impostazione del bando di gara.
Si chiede, altresì, di chiarire come verranno sostenute le spese derivanti da eventuali ricorsi delle ditte partecipanti che, in caso di risarcimento, graveranno sulle casse comunali quindi sull’intera cittadinanza».
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