L'opposizione di San Salvatore Telesino tuona sul rendiconto appena approvato: "L’approvazione del rendiconto di gestione è uno degli atti politici più importanti, con esso si tirano le somme e si rende conto ai cittadini del lavoro svolto durante l’anno precedente. Questa amministrazione ha fatto e sta facendo acqua da tutti i punti di vista: il paese è allo sbando, la pulizia ed i servizi assolutamente scarsi e la comunità lamenta tali disagi. Dopo diversi incontri tra le opposizioni è emerso chiaramente che la situazione finanziaria dell’Ente è più che disastrosa e ritenendo le scelte politiche assolutamente fallimentari, lasciamo che sia la stessa maggioranza a doversi assumere la responsabilità dell’approvazione di tali scellerati atti.
Si è potuto constatare che gli accertamenti dei residui attivi al 31.12.2018, di cui all’allegato della relativa delibera, non riportano nessun elemento essenziale per la loro legittima identificazione nonostante siano stati riportati in bilancio come certi, liquidi ed esigibili. Situazione che appare ancora più grave in relazione a delle somme che risultano accertate addirittura dal 2010.
Risultano altresì, mantenuti come somme certe, liquide ed esigibili, accertamenti senza la necessaria giustificazione, nonostante siano entrate che si accertano per cassa o per incasso entro il 30 aprile dell’anno successivo, ad esempio IMU 2018 e TASI ordinaria 2017 e 2018.
La quantificazione del Fondo di Credito di Dubbia Esigibilità (FCDE), risulta fortemente sottostimata e non conforme ai principi contabili di riferimento, come si ricava dalla tabella dimostrativa nella relazione del revisore dove l’unica voce su cui è stato effettuato l’FCDE è la TARI, tra l’altro, senza fornire le necessarie giustificazioni.
Tanto è bastato a rendere chiara la situazione finanziaria dell’Ente, una situazione che i due gruppi politici ritengono di non poter assolutamente condividere e quindi approvare.
Si ritiene, anzi, che questa Amministrazione debba dimettersi, alla luce anche dei recenti accadimenti politici che hanno visto l’uscita dalla maggioranza di due Consiglieri, Eugenio di Luise e Filomena Vitale. Ciò si traduce, per il Sindaco, in una parità tra consiglieri di maggioranza e di opposizione, un numero che, tra l’altro, non garantirebbe in caso di assenza, il numero legale dei 7 Consiglieri previsto dal regolamento, escluso il Sindaco, per la validità della seduta.
Una situazione, questa, assolutamente imbarazzante che vede costrette le opposizioni ad assentarsi dalla seduta del 10 agosto per evitare, responsabilmente, l’approvazione di atti derivanti da una gestione politica assolutamente perversa. La nostra ponderata e riflettuta decisione di assentarci romperà ogni ambiguità, rendendo chiari i numeri e le persone su cui si regge questa scricchiolante maggioranza".