Pacelli, per il rispetto delle regole Simone deve dimettersi

Scontro nel Partito democratico di Castelvenere. La nota di Pacelli

Castelvenere.  

“Sento il dovere di sottolineare situazioni che stanno portando inesorabilmente al declino del Pd a Castelvenere da quando si sono alternativi nell’incarico di coordinatori Antonio Di Brigida e Raffaele Simone, entrambi sono consiglieri comunali dal 2011”. Comincia così la nota di Marcello Pacelli, componente del Direttivo di Castelvenere.

“Entrambi non sono stati eletti da alcuna assemblea alla carica di coordinatori ma si sono autoproclamati, su proposta di un iscritto molto vicino all’amministrazione comunale che ha sempre collaborato per fini personalistici ed ha sempre preteso di dirigere da dietro le quinte questo Circolo. I coordinatori da lui proposti si sono distinti per aver utilizzato la loro carica per tutt’altri interessi e non certo per la crescita del partito nel nostro paese. Entrambi i coordinatori hanno dato prova di scarsa fedeltà, e non solo, prendendo contatti e partecipando a riunioni con esponenti politici di partiti di centrodestra. Entrambi hanno detto anche pubblicamente che il ruolo ricoperto di amministratori avrebbe consentito loro di utilizzare l’incarico ad uso proprio, come nel caso di uno dei due coordinatori: “Ora amministro io e questo è il momento adatto per progettare le opere a mio piacimento, quando vincerai tu le amministrative darai tu le direttive”.

Attualmente nel nostro partito non c’è discussione, non c’è coinvolgimento, non si accettano proposte da parte dei cittadini, quasi che l’incarico di consigliere possa consentire loro di decidere per tutti e spesso per propri tornaconti. Il Circolo Pd dovrebbe essere il luogo dove discutere, progettare iniziative, magari criticare anche l’operato dell’Amministrazione quando è necessario. Come si può fare questo quando il coordinatore del partito è anche un esponente, con deleghe, dell’Amministrazione comunale e responsabile di eventuali azioni su cui prendere posizioni diverse?

Personalmente sono nato socialista, passando per Alleanza Riformista e poi all’Area Riformista del Pd, comunque sempre legato da antica stima ed amicizia al Sottosegretario Del Basso De Caro. Alle Primarie Renzi - Cuperlo - Civati il mio impegno per i risultati ottenuti è stato ben evidente. Ho sempre partecipato attivamente alle riunioni credendo di portare il mio contributo ad un dibattito democratico. Nella situazione in cui si trova ora il nostro partito a Castelvenere credo di non riconoscermi più pur restando fedele alla mia idea politica. Non accetto l’autoproclamazione di coordinatore o di rappresentante provinciale, non condivido la linea che si sta portando avanti per la crescita del partito a Castelvenere.

Anzi, per meglio dire, non accetto l’immobilismo rispetto a quello che doveva essere l’impegno del coordinatore e, peggio ancora, la loro ambivalenza politica, la disponibilità a cambiare colore a seconda dell’interesse occasionale. Questo è quello che emerge dalla gestione dal Circolo Pd di Castelvenere e questo non può che allontanare i cittadini dall’iscriversi e dall’impegnarsi per la crescita del partito in ambito locale.

Alla luce dei risultati elettorali a Castelvenere, che hanno disatteso le aspettative, la mia proposta è che si torni al rispetto delle regole, che il coordinatore attuale dia le sue dimissioni e consenta a chi è più libero da condizionamenti, più volenteroso, ad assumere la direzione politica del partito”.

Redazione