A Vitulano nascerà il museo del marmo storico

Il progetto, finanziato dalla Regione, consentirà il recupero di palazzo Ricciarelli

Vitulano.  

 

Il Comune di Vitulano ha ottenuto un finanziamento di 250mila euro per la realizzazione del Museo del marmo storico, nell'ambito del programma di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale della Campania. L'ente ha partecipato al bando della Regione Campania finalizzato alla promozione dei Beni e dei Siti Culturali della Campania in coerenza con le azioni di valorizzazione per la definizione di un programma di interventi connessi al recupero, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale della Campania anche ai fini dello sviluppo turistico. Con la proposta progettuale denominata: “Museo del marmo storico-ornamentale di Vitulano con portale di promozione turistica” l’Amministrazione si propone di raggiungere le seguenti finalità e obiettivi: Promuovere e valorizzare il territorio della valle vitulanese nel suo complesso; Veicolare e diffondere una storia secolare di tradizione artigianale ed artistica locale; Riscoprire una nuova lettura della produzione di elementi artistici e della cultura autoctona; Creare un ambiente di incontro e di condivisione culturale avendo come pivot il bene oggetto dell’intervento di restauro, attualmente dismesso e inutilizzato; Coniugare la bellezza del manufatto architettonico con una innovativa fruizione dello stesso attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie ICT. A questo punto, i principali obiettivi sono quelli di realizzare ambienti e attività permanenti di fruizione della cultura e dell’artigianato legato al territorio del Comune di Vitulano e della Valle Vitulanese; creare un Museo per il recupero della memoria locale e per la valorizzazione del prodotto a livello internazionale; realizzare eventi culturali funzionali alle caratteristiche, ai fabbisogni e alle vocazioni locali; organizzare percorsi ad hoc, guidati, di conoscenza del centro antico del Comune di Vitulano e delle cave di marmo quali “musei naturali a cielo aperto”; svolgere programmi finalizzati alla diffusione ed alla conoscenza delle bellezze artistiche, architettoniche e delle produzioni tipiche locali; promuovere l’impegno e la valorizzazione di maestranze locali; mirare a recuperare e valorizzare l’identità locale ed intensificare la presenza turistica, anche straniera, attraverso la promozione di itinerari definiti e rivolti a target ben individuati.
La proposta progettuale promossa coniuga in maniera sinergica l’intervento di restauro, che consentirà la realizzazione del ”MarVi” – Museo dei marmi varicolori di Vitulano -, con le azioni di promozione e valorizzazione del territorio poiché i marmi varicolori rappresentano un unicum di particolare pregio e sono stati utilizzati nel corso dei secoli per la realizzazione di architetture che hanno fatto la storia dell’arte italiana ed europea. Infatti i marmi di Vitulano sono presenti non solo a Vitulano e nella Valle vitulanese ma anche a Benevento, Napoli, Caserta, Mosca, ecc. Allo stesso tempo si vuol preservare e veicolare una storia secolare di tradizione artigianale ed artistica, attraverso una nuova lettura della produzione di elementi artistici e della cultura autoctona (portali, scalinate, utensili).

Coerentemente con quanto richiesto, si realizzerà un modello innovativo di sviluppo locale centrato sulla salvaguardia e sulla valorizzazione delle risorse culturali del territorio di Vitulano e della Valle Vitulanese, perseguendo il duplice scopo di rafforzare le azioni di recupero, conservazione e gestione dei beni culturali, nel caso di specie il palazzo gentilizio settecentesco ubicato nell’antico borgo di Vitulano, qualificandone l’offerta mediante lo sviluppo di servizi e di attività capaci di promuoverne la conoscenza e il grado di attrattività con l’ausilio dei moderni strumenti tecnologici e multimediali.

Il progetto di recupero, già definito in ogni dettaglio, interesserà il palazzo Ricciardelli che è quello semidemolito ai Fuschi di Sopra. Si ovvierà così anche ad una situazione di grave degrado urbano.

Redazione