Caso Sant'Agata, i tre consiglieri di maggioranza spiegano

"Da tempo avevamo sollecitato una verifica di maggioranza"

caso sant agata i tre consiglieri di maggioranza spiegano
Sant'Agata de Goti.  

“Abbiamo avuto modo di apprendere, dal sito ufficiale del Comune di Sant'Agata, il comunicato stampa del sindaco Piccoli diffuso il 26 maggio 2020 ore 7.40.
Comprendendo l’amarezza, che ci accomuna, per la fine prematura dell’esperienza amministrativa, corre l’obbligo, solo per verità e chiarezza sottolineare che quanto asserito dalla ex Sindaca, circa l’aver appreso attraverso gli organi di stampa delle dimissioni di un considerevole numero di consiglieri comunali di maggioranza e minoranza consiliare, non corrisponde al vero”.

Gli ormai ex consiglieri di maggioranza di Sant'Agata de' Goti, Margherita Fiore, Paolo della Peruta e Pasqualino Ciervo intervengono dopo la sfiducia alla sindaca Giovannina Piccoli che nella giornata di ieri ha portato il Prefetto di Benevento alla sospensione del consiglio comunale e alla nomina di un Commissario prefettizio che amministrerà l'Ente fino alle nuove elezioni.

“Dispiace dover pubblicamente precisare e sottolineare – scrivono i consiglieri - che i protagonisti tutti, di questa vicenda, da tempo avevano sollecitato, al capo dell’amministrazione, una verifica all’interno della maggioranza su argomenti e temi di natura squisitamente politico-amministrativa, ovviamente nel rispetto dei ruoli e delle proprie prerogative.

Già nel gennaio di quest’anno infatti, la questione politico-amministrativa era stata oggetto di valutazioni ed approfondimenti, mai affrontati da parte del vertice amministrativo in una logica di confronto ed ascolto, ma assai spesso sottovalutata.

Orbene solo la responsabilità di tutti e la sopraggiunta emergenza sanitaria, aveva 'sospeso' l’analisi politica ed i correttivi necessari da mettere in campo anche sotto l’aspetto metodologico. 
Tutto era ben noto e chiaro a tutti. Vani sono stati i tentativi di vari consiglieri di maggioranza, con ruoli e funzioni diverse, a cercare l’auspicato confronto, mai arrivato, determinando così un incancrenirsi di tale stato di difficoltà voluto tenere irresponsabilmente silente. 
Questo per chiarezza. 
I fatti poi, legati all’ultima riunione di maggioranza di venerdi, disertata da quasi tutti i consiglieri di maggioranza, non senza averne prima chiarito le ragioni, sono stati segno ancora una volta del bisogno e della necessità di confronto.
Anche questo non è stato considerato come ulteriore segnale.
Nella giornata di lunedi. di poi, con la convocazione da parte del Sindaco dei due capigruppo del Ps e di SiAmo Santagata ed una calendarizzazione di una giunta non deliberante e successiva riunione di maggioranza non concretizzatesi, emergeva chiaramente ed ancora una volta, l’indisponibilità ad una verifica di maggioranza...".
 consiglieri dimissionari chiedono poi spiegazioni all'ex sindaco su una frase scritta in un comunicato stampa attraverso il quale aveva ribadito: "Il mio compito non era quello di piacere a qualcuno ma di curare l’interesse pubblico, anteponendolo sempre a quello dei singoli, anche al mio personale interesse a restare in carica mediante inaccettabili compromessi". E prorio sugli "inaccettabili compromessi" i tre firmatari della sfiducia chiedono lumi.