Il silenzio che diventa assordante, il ricordo di una chiesa costantemente gremita, sempre piena di fedeli giunti da ogni parte del mondo per far visita ai luoghi natali di San Pio. Luoghi che raccontano la storia, che riescono a infondere fiducia e speranza anche in questo momento.
Ed è proprio la storia di quel luogo che il sindaco di Pietrelcina, Domenico Masone ha voluto ricordare nel suo messaggio di auguri alla comunità: “Stanotte ho chiesto al parroco, padre Giuseppe, di poter assistere alla Santa Messa in rappresentanza del Popolo di Pietrelcina ai piedi della Sua Madonna e del Suo Figlio Padre Pio. Il vuoto della chiesa sconcertava l'attonita anima e lo smarrimento infiacchiva ancor più un affranto spirito. Ma piano piano lo spazio si riempiva della sua Storia: c'erano i nostri padri e madri oranti, le nostre angosce e speranze che, come l'alitare del vento, sussurravano la potente invocazione di una Pietrelcina smarrita che all'Altare della sua Madre recava i sogni delle giovani sue generazioni e l'amorevole apprensione dei loro nonni. Mai come stanotte – ha scritto ancora il primo cittadino - ho percepito, sia pure invisibile, l'essenza della nostra gente, la sua umanità, la sua generosità, la sua forza e consapevolezza, la sua unità nei momenti bui, la compostezza e l'incrollabile fede che i nostri avi hanno inoculato nel comune carattere".
"Ora le campane suonano annunciando la Resurrezione - ha concluso il sindaco - la nostra, in una primavera appena cominciata ma che accompagnerà il nostro paese, la nostra Nazione in un nuovo mondo più maturo e condiviso. Buona Pasqua a tutti!”.