I giovani dell'Ipm: "Dura per chi è recluso: Andrà tutto bene"

Dai ragazzi di Airola anche un grazie alla Polizia Penitenziaria

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Airola.  

“Siamo già reclusi, ma soffriamo lo stesso”. Così Salvatore, Marco, Raffaele e Giovanni, quattro ragazzi dell'Istituto Penale minorile di Airola che hanno realizzato un cartellone fissato all'ingresso dell'Istituto, unendosi al coro di chi giura e si augura che andrà tutto bene.
“Nonostante già siamo reclusi e non possiamo viverci la nostra libertà, per colpa dei nostri errori. Adesso non possiamo nemmeno più condividere quell’ora di colloquio a settimana, tutto questo fa male al cuore, ma nonostante tutto dobbiamo trovare la forza di andare avanti, e lo dobbiamo fare per i nostri cari, per noi stessi e per l’amore di Dio. Dobbiamo trovare la forza, quella forza che solo restando uniti possiamo avere. Se ami te stesso e il prossimo resta a casa. Ce la faremo”. Dai ragazzi poi anche un elogio e un ringraziamento per gli agenti di polizia penitenziaria che stanno vivendo questo momento con loro.
Un pensiero accolto con piacere dagli agenti: “La Polizia Penitenziaria si afferma sempre più come una Forza di Polizia della "speranza" al servizio dei più deboli e fragili, minori e giovani adulti che sono reclusi nelle carceri italiane. La Polizia del Ministero della Giustizia sostiene il percorso di reinserimento nella società al termine delle misure penali di quanti hanno sbagliato. Il messaggio dei giovani detenuti ad Airola è espressione di maturità in un momento drammatico per il Paese e ci invita tutti a riflettere”.