Vignette sessiste contro la vicesindaco: "Offesa alle donne"

Ester D'Aflitto tuona contro il fautore del fotomontaggio e denuncia: "Ora basta con le foto"

vignette sessiste contro la vicesindaco offesa alle donne
Morcone.  

“Ho atteso qualche giorno prima di scrivere, per cercare di non essere istintiva e riflettere su cosa fosse giusto fare. Ebbene da quando l’ho ricevuta il mio pensiero non è cambiato e sono rimasta ferma della mia idea, quella cioè di scrivere e raccontare a tutti la verità. Non può che essere questa la scelta giusta”. Così la vicesindaco di Morcone Ester D'Aflitto interviene in seguito agli ricevuti ai danni dell'Amministrazione comunale di Morcone ed in particolare alle vignette sessiste aventi come protagonisti membri della Giunta.

“Come molti di voi sanno, da quando questa Amministrazione è stata eletta con cadenza quasi giornaliera sentiamo un bel “bip” al nostro cellulare – spiega l'esponente della giunta guidata dal sindaco Luigino Ciarlo -. Ed ecco arrivare la genialata del giorno: un video, un’immagine, una caricatura, una velata offesa.

Ormai siamo abituati e nella maggior parte dei casi i commenti sono: “Lasciamoli perdere, solo questo sanno fare”. Anche io, insieme al mio gruppo, pensavo questo. Almeno fino a qualche giorno fa.
Sabato pomeriggio, infatti, l’imbecille di turno – racconta D'Afflitto - ha fatto partire l’ennesima foto, inviandola come di consueto a tutti i contatti della sua lista. Questa volta, però, al suo interno offese e volgarità più forti di sempre. 
Chi l’ha ricevuta sa perfettamente di cosa parlo, riguarda la mia persona e il mio essere donna. Proprio per questo, però, la ritengo un’offesa ed una volgarità per tutto il genere femminile, pensato da chi ancora ci vede come il sesso debole da colpire. Alla luce di tutto questo, preferisco non diffondere tale immagine perché non voglio essere anche io complice di tanto squallore.
Non mi soffermerò a scrivere ciò che penso dei creatori di queste vignette, poiché il loro agire si commenta da solo, ma a chi le diffonde qualcosa la vorrei dire, anche perché conosco bene il mio interlocutore. A te, a te che hai un nome ed un cognome, caro “fotomodello”, a te che sei un marito e ancora di più un padre, vorrei solo dire di vergognarti – tuona la vicesindaco - perché questo tuo comportamento vile e meschino non ti rende di certo buon esempio per i tuoi figli, per la tua famiglia, per la tua comunità. Così come tua moglie, tua madre e tutte le altre figure femminili della tua famiglia, anche io sono una donna e non merito di essere trattata così solo perché ho scelto di scendere in politica. Nessun marito, nessun padre, nessun fratello meritano di vedere quelle immagini che ad alcuni faranno sorridere ma che ad altri creano profonde ferite. Nessuna donna merita di essere raffigurata così come quei fotomontaggi vogliono far apparire”.