Si è svolto ieri il primo Consiglio comunale per il vicesindaco di Torrecuso, Mino Mortaruolo, da neoeletto consigliere alla Regione Campania, unico rappresentate per il Sannio a Palazzo Santa Lucia. Dopo gli auguri da parte di tutta l'Assise, si è passati all'unico punto all'ordine del giorno: Bilancio consuntivo 2014.
Ed è stato proprio in merito a tale argomento che Mortaruolo si è ritrovato anche in Consiglio la questione relativa alla sentenza della Corte dei Conti a carico dell'ex sindaco di Torrecuso, Domenico Mortaruolo, padre del consigliere regionale.
L'intera opposizione ha infatti presentato una interpellanza al presidente del Consiglio, in cui si evidenziava il parere dell'avvocato Gino De Pietro, al quale lo stesso comune di Torrecuso aveva chiesto consulenza, attraverso una delibera di giunta, per sbrogliare la matassa degli oneri concessori, che Domenico Mortaruolo, all'epoca sindaco del comune sannita, non incassò, su circa 300 licenze edilizie rilasciate durante il suo mandato, durante gli inizi degli anni ’90.
Si parla di un mancato introito di 500mila euro, che l'ex sindaco dopo la sentenza della corte, è tenuto a pagare. Nel frattempo l'ex sindaco, con atto di donazione, ha dato ai figli, tra cui il consigliere regionale, i suoi beni. A riguardo si è però espresso l'avvocato De Pietro, incaricato dallo stesso comune, come anticipato.
Il legale ha infatti spiegato che l'Ente può agire per la riscossione dei 500mila euro procedendo nei riguardi degli eredi Mortaruolo, tra cui il neoeletto consigliere regionale.
In aula erano presenti anche i grillini, tra cui Francesca Maio, che, in disparte, ha scambiato qualche battuta con Mino Mortaruolo, in un clima di tutta tranquillità. Adesso per Mino Mortaruolo si apre lo scenario dell'incompatibilità da vicesindaco nel comune di Torrecuso. Sia Mortaruolo che il sindaco Erasmo Cutillo hanno chiaramente espresso, durante il Consiglio, il loro più totale accoglimento nei riguardi di ciò che prevede la normativa di legge.
Michele Intorcia