Si avvicina la data del 7 giugno ed a Sant'Agata de' Goti fervono i preparativi per la tradizionale Infiorata del Corpus Domini. Appuntamento che quest'anno sarà accompagnato da un altro importante evento religioso: l'esposizione nella chiesa del duomo di una riproduzione della Sacra Sindone.
Ad occuparsi del coordinamento per l'organizzazione dell'Infiorata sarà ancora una volta la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Sant’Agata dei Goti: il sodalizio di piazza Umberto I che negli ultimi anni è riuscito nel tentativo di rilanciare l'appuntamento che si pone a metà strada tra fede e folklore.
Quest'anno la solennità del Corpus Domini cade il 7 giugno: per quella data sono tanti i turisti attesi nel borgo antico del centro caudino. Sette saranno le piazze che ospiteranno le infiorate: in ognuna di queste verrà inoltre realizzato - questa una delle novità dell'edizione 2015 - un pannello che illustrerà a fedeli e turisti la raffigurazione con un commento in due lingue, italiano ed inglese.
Il tema di quest'anno sarà quello della Sacra Sindone, concordato nel corso di una riunione organizzativa con i parroci don Antonio Abbatiello, per la parrocchia della Santissima Assunta, e don Franco Iannotta, per la parrocchia dell'Annunziata.
Alla realizzazione dei tappeti colorati come sempre parteciperà tutta la comunita santagatese, ed in particolare alcune associzioni (Elpida, La Voce del Popolo, Comunintenti, Il Cireneo onlus, Per Incontrarti, Arci Aut) e le famiglie Iadevaia e Iannotta, impegnate ormai da settimane nella preparazione dei fiori e della "mortella" per trasformare i disegni in quadri profumati.
Nel Duomo una riproduzione della Sacra Sindone
E quest'anno un altro evento vedrà protagonista Sant'Agata nella giornata del Corpus Domini. Infatti a partire da sabato 6 e per tutta la giornata di domenica 7 la chiesa del Duomo dell'Assunta ospiterà una riproduzione a grandezza naturale della Sacra Sindone realizzata su tessuto da uno dei fotografi ufficiali della santa reliquia. Nell'ottobre del 2008 questa riproduzione era stata donata all'Ente Culturale Schola Cantorum San Lorenzo Martire di San Lorenzello dal Rettore della Real Chiesa di San Lorenzo in Torino, dove la Sindone inizialmente fu custodita prima di essere trasferita nel Duomo.
Vincenzo De Rosa