Il settimo Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale Città di Airola emette gli ultimi verdetti, chiude i battenti e dà a tutti appuntamento alla prossima edizione. Quella di quest'anno resterà negli occhi di molti per gli spettacoli offerti dalla competizione, per i 700 artisti ospitati in città e le miglaia di spettatori.
Ieri sera intanto il concorso diretto dal maestro Anna Izzo e organizzato dall’associazione “Mille e una nota”, in collaborazione con Comune e Pro Loco di Airola, Fondazione “Angelo Affinita”, Rotary Club e Inner Wheel Valle Caudina, ha vissuto la sua serata finale.
I verdetti dell'ultima serata
La pianista Angela Rizzo (primo premio assoluto con 100/100, cat. B Solisti) e il flautista Franco Ascolese (premio speciale: concerto di apertura del 7° International Summer Academy and Festival di Poros 2015 in Grecia) hanno avuto l’onore di aprire il concerto finale con l’esecuzione rispettivamente di Studio Op. 25 n. 12 di Chopin e “Pastore svizzero” di Morlacchi (accompagnato al pianoforte da Giovanna Basile). Applausi a scena aperta per i due pianisti, primi posti assoluti ex aequo della cat. C sezione Solisti, il greco Georgios Rigopoulos (Scherzo n. 1 di Chopin) e la russa Irma Gotkova (Melodie Op. 3 n. 3 di Rachmaninov). Doppia esibizione per i due talentuosi pianisti greci Stathis Papadiamantopoulos e Dimitri Farmakis. Il primo (vincitore a pieni voti della cat. D sezione Solisti) ha prima eseguito, da solo, Scherzo Op. 39 n. 3 e quindi, Hungarian Dances n. 1, 4, 5, 6 di Brahms in duo con Farmakis (formazione con cui si è aggiudicato la borsa di studio per la cat. E sezione Quattro Mani), che, a sua volta, ha suonato la Ballata Op. 23 n. 1. Subito dopo, in uno dei vertici della serata finale, si è esibita la violinista casertana Flavia Fazzi ( borsa di studio e primo posto assoluto, ex aequo proprio con Farmakis, della cat. E sez. Solisti), che ha guadagnato i consensi unanimi dei presenti suonando il Concerto in Mi minore, primo movimento, di Mendelssonhn, accompagnata al pianoforte dal M° Placido Frisone.
Il premio Moscato
Subito dopo hanno calcato il palcoscenico del teatro caudino le magnifiche eccellenze pianistiche che si sono contese in finale il Premio di Interpretazione Pianistica Francesco Moscato. Prime a scendere in campo la russa Irina Bogdanova, con l’Etud Tableaux Op. 39 n. 6 in La minore di Rachmaninov, e la beneventana Luciana Canonico, con Intermezzo Op. 118 n. 2 di Brahms, entrambe insignite del terzo premio con relativa borsa di studio, rispettivamente con 93 e 94/100. La sannita si è anche aggiudicato il Premio speciale offerto dalla Fondazione Angelo Affinita. Quindi è toccato ai due secondi posti ex aequo, anch’essi premiati con borsa di studio. La nipponica Kanako Yoshikane ha suonato “El Pelele” di Enrique Granados, emozionando la sala esattamente come fatto anche dal greco Grigoris Ioannou, con la sua esecuzione dello Studio Op. 8 n. 12 di Skriabin.
Infine, le due vincitrici del “Moscato” 2015, che hanno offerto un saggio di qualità interpretative ed esecuitive di assoluto rilievo internazionale: le russe Polina Tonchuk, alle prese con Alborada del Gracioso di Ravel (valutata con 98/100), la cui esecuzione le è valsa la borsa di studio offerta dalla famiglia Moscato, ed Elizaveta Frolova (99/100), che, grazie ad un’emozionante e tecnicamente ineccepibile esecuzione dello Studio in Fa minore di Liszt, ha ottenuto la borsa di studio messa a disposizione dal Comune di Airola.
La serata finale si è conclusa con le esibizioni dei musicisti impegnati nelle sezioni riservate alla musica leggera e jazz e agli istituti scolastici. L’associazione onlus Contemporanea Scuola Musicale (primo posto, massimo dei voti e borsa di studio ex aequo con Ruidal Sud Elektric Quartet, per la cat. F della sez. Jazz) ha coinvolto il pubblico in due energiche versioni di “Nobody Knows” e “Jesus Oh What a Wonderful Child”. In scaletta immediatamente dopo i talenti della sezione Musica Leggera: la piccola e talentuosa cantante irpina Giovanna Del Balzo (primo posto assoluto, cat. A), che ha cantato “Angelo” di Francesco Renga; Daniele Palombi e Yuri D’Agostino (primi posti ex aequo, cat. B.) che hanno eseguito, rispettivamente, “Solo per te” dei Negramaro e “’Na tazzulella ‘e cafè” di Pino Daniele. Grande chiusura con il cantautore caudino Giuseppe Fuccio, primo premio assoluto della cat. D, che ha sorpreso con un’emozionante cover di “Viva la vida” dei Coldplay.
I commenti
Grande la soddisfazione per gli organizzatori per il successo della manifestazione ed in particolare per il direttore artistico Anna Izzo: “E' per me un grande orgoglio concludere una nuova edizione internazionale del Concorso. Seppure per pochi giorni, Airola è stata una piccola cittadella musicale, in cui hanno trovato accoglienza circa 700 musicisti e oltre 4000 spettatori, provenienti da tutta Italia e da numerosi paesi esteri, come Francia, Grecia, Giappone, Russia, Ucraina, Bulgaria”.
“Con notevoli sforzi, anche per quest’anno siamo riusciti a garantire ai vincitori borse di studio per un valore di 8mila euro - ha ricordato la Izzo -. Il successo della settima edizione conferma che la strada della internazionalizzazione è quella giusta. In primo luogo, perché possiamo contare sulle competenze di docenti e concertisti di assoluto prestigio mondiale. La loro presenza è una garanzia della serietà e della qualità dell’organizzazione di questo Concorso, che ne hanno consentito una graduale e sino ad ora ininterrotta crescita. In secondo luogo, l’arrivo di ospiti esteri ha permesso a tante famiglie di Airola, di ospitarli nelle loro case".
Ma anche il sindaco di Airola, Michele Napoletano, ha voluto commentare il successo della settima edizione. “Eventi del genere - ha spiegato il primo cittadino caudino - vanno sostenuti e incentivati, perché accendono i riflettori del mondo sulla nostra realtà, per cui il Comune di Airola difenderà sempre questa manifestazione”.
Commozione invece per Pasquale Moscato che, in rappresentanza della famiglia, ha espresso ad Anna Izzo gratitudine per aver onorato con il "Premio di Interpretazione Pianistica" la memoria del maestro Francesco Moscato.
Vincenzo De Rosa