Attaccano i consiglieri montesarchiesi del Movimento Cinque Stelle, mettendo nel mirino l'assessore Bepi Izzo e le sue dichiarazioni sul previsionale:
"Visto che l'assessore al Bilancio si ritiene soddisfatto del Bilancio di Previsione, non ci resta che chiarire alcuni aspetti. Anche perché c'è davvero poco per cui gratificarsi. Tocca a noi sopire i toni euforici dell'Amministrazione Damiano. Dopo aver autocertificato il totale fallimento della gestione delle entrate da parte della prima amministrazione Damiano, a partire dallo scorso anno abbiamo verificato e sottolineato la necessità di intervenire in modo sostanziale per affrontare una situazione finanziaria dell'Ente che oltre ad essere preoccupante, è anche motivo di ulteriori costi ai danni dei cittadini. A fronte del mancato pagamento strutturale della TARI del 35%, per un importo annuo di circa 700/800 mila euro, l'Ente è rimasto praticamente immobile per 5 anni. Per la TOSAP la situazione è ancora più grave.
Accuse gravi dunque sul fronte della riscossione della Tosap: "Nel verificare comportamenti virtuosi di tanti esercenti che pagano quanto dovuto per l'occupazione del suolo pubblico, abbiamo constatato situazioni assolutamente deplorevoli. Posizioni in mora che vengono "tollerate" nell'assoluta indifferenza di chi dovrebbe verificare le inadempienze ponendo in essere quanto previsto per il recupero delle somme dovute. Sei moroso? Mi chiedi l’autorizzazione anche quest’anno? Una gestione responsabile accerterebbe tempestivamente quanto dovuto contestualmente al rilascio di una nuova autorizzazione, verificherebbe le autorizzazioni concesse o solo richieste. A Montesarchio non funziona così".
Lo sguardo dei consiglieri Cinque Stelle si rivolge anche ad altre posizioni debitorie del Comune: "Come se non bastasse, abbiamo anche riscontrato un iter amministrativo che lascia alquanto perplessi. Siamo in debito con la Provincia per la TEFA con un passivo di circa 270mila euro accumulato negli ultimi anni. Siamo in debito con la SAMTE per oltre 500mila euro. Si aggiunga a questo che sono frequenti i decreti ingiuntivi di pagamento per le inadempienze del Comune da ultimo, Enel Energia S.p.A., Eni S.p.A, Sace FCT SP, Municipia S.p.A ecc. Inadempienze che comportano aggravi di costi a carico dei cittadini.
Pertanto, avendo sottolineato tali mancanze anche in sede di Consiglio troviamo assolutamente fuori luogo alcuni toni trionfalistici per una situazione complessiva tutt'altro che soddisfacente".
Una situazione che, secondo i Cinque Stelle, riduce di molto i margini di movimento dell'Ente di mettere in atto politiche in favore dei cittadini: ""Essere obbligati ad accantonare circa 800mila euro all'anno, oltre al disavanzo tecnico da ripianare di 262mila euro annui per ancora circa 6,5milioni di euro, si traduce in una minore possibilità di spesa per servizi ai cittadini. Vogliamo sommessamente ricordare all’assessore, che la ricognizione dei contenziosi suggerita dal Revisore per una adeguata copertura finanziaria, il basso grado di riscossione dei residui attivi e il costante e sistematico utilizzo dell’anticipazione di tesoreria sono elementi di incontrovertibile sofferenza finanziaria volti a pregiudicare la stessa sostenibilità gestionale del Comune".
Infine l'attacco sul decoro urbano e a due consigliere di maggioranza: "Parlando di decoro urbano... evitiamo e lasciamo giudicare ai cittadini che reclamano maggiore attenzione alle cose essenziali tra cui una maggiore sicurezza minata frequentemente da episodi deplorevoli e purtroppo impuniti. A noi è bastato constatare l'indifferenza dell'amministrazione per una panchina transennata in pieno centro per 4 mesi.
Per dovere di cronaca abbiamo dovuto registrare la presenza/assenza dei consiglieri di maggioranza Sorrentino e Sandomenico, veri "spiriti" liberi. Sono state con noi solo per qualche minuto, abbandonando il Consiglio tra i volti perplessi di alcuni membri della stessa maggioranza".