“Solo da pochi giorni abbiamo potuto effettuare il passaggio dal piumone al ventilatore che i rubinetti risultano già a secco. Intanto, però, abbiamo appreso dai mezzi di informazione che l’alto Calore ha messo le mani avanti con la solita scusa della siccità”. Così Francesca Maio, consigliera comunale del M5S a San Giorgio del Sannio. Che prosegue: “Alla scusa della siccità non crede più nessuno. Già nei mesi scorso abbiamo smentito questa tesi pubblicando i report mensili delle portate dei pozzi e delle sorgenti. Tra l’altro, non sappiamo dove vivano quelli dell’Alto Calore ma possiamo garantire loro che quello appena trascorso non è stato affatto un inverno secco. E ancora, non ci crede più nessuno alle scuse che giungono da Corso Europa perché è noto a tutti che le nostre sorgenti, mentre qui i rubinetti restano a secco, danno da bere a tutta la Puglia, acqua utilizzata anche per gli usi agricoli. E’ sufficiente fare una telefonata a un amico che vive da quelle parti per accertarsi che è così”.
“La verità – prosegue Francesca Maio – è che la crisi idrica da noi coincide sempre con l’inizio della stagione turistica in Puglia per poi terminare magicamente quando riaprono le scuole. Ma davvero l’amministratore unico Ciarcia, che ancora non dimostra come paga le sue bollette dell’acqua, crede che i cittadini sanniti abbiano l’anello al naso?”.
Quanto al ruolo dell’amministrazione comunale di San Giorgio del Sannio, la Maio sottolinea che questo è il terzo anno che al sindaco è chiesto di effettuare un semplice accesso agli atti per farsi rilasciare i report mensili delle portate di acqua delle sorgenti e dei pozzi e renderli pubblici attraverso il suo blog personale…. ovvero il sito istituzionale”. “E ancora – prosegue la portavoce del Movimento Cinque Stelle – voglio ricordare che il vicesindaco Giuseppe Ricci è un consigliere nell’Ato idrico Irpinia Sannio. Magari potrebbe dare prova del suo attivismo, - lo stesso dimostrato in occasione delle ultime elezioni europee quando accompagnava ai seggi persino dei candidati, dimenticando che gli stessi seggi sono sempre vigilati dai nostri rappresentanti di lista – dando voce alle legittime istanze dei suoi concittadini, privati puntualmente di un diritto essenziale quale l’accesso all’acqua”. “Per farla breve – aggiunge ancora la consigliera d’opposizione – il Comune pure potrebbe fare qualcosa, anziché dar prova dello stesso immobilismo di cui faceva denuncia contro la passata amministrazione nel corso dell’ultima campagna elettorale. Quanti annunci e quante promesse non mantenute, sul tema, nel corso di questi anni. Due sole le certezze: l’acqua che viene a mancare e l’amministrazione che approva bilanci e operato dei vertici dell’Alto Calore".