Barboncino ucciso da un altro cane, interrogazione M5S

Maio: “Educare padrone e cane aggressivo. E serve il regolamento”

San Giorgio del Sannio.  

Una interrogazione sul caso del barboncino aggredito e ucciso a San Giorgio del Sannio nei giorni scorsi e la conseguenza richiesta di approvazione del Regolamento per la Tutela e il Benessere degli animali per una migliore convivenza con l’uomo. Sono questi i due interventi protocollati oggi dalla Consigliera Comunale Francesca Maio. Attraverso l’interrogazione l’esponente del Movimento Cinque Stelle chiede all’amministrazione, "in attesa del regolamento, quali disposizioni intende assumere per quanto di recente accaduto a San Giorgio del Sannio. Come riportato dalle cronache, infatti, un cane padronale di razza Amstaff ha aggredito e purtroppo ucciso uno sfortunato barboncino. Un episodio che ha fortemente scosso la comunità sangiorgese, anche perché già in passato l’Amstaff si era reso protagonista di episodi analoghi. Da qui la richiesta di un intervento del Comune e del Sindaco, magari sulla scorta di quanto già accaduto a Modena.

Nel centro emiliano, dinanzi a un fatto di cronaca simile, il primo cittadino ha emesso un’ordinanza che obbliga il cane aggressivo e il suo proprietario ad andare a scuola di educazione comportamentale da un istruttore / addestratore qualificato. Una misura, spiega la Maio, che si aggiunge all’obbligo di museruola e guinzaglio e al divieto di lasciarlo incustodito in presenza di estranei e bambini".

Contestualmente, l’esponente dell’opposizione consiliare sollecita l’amministrazione ad approvare in tempi brevi - "con una mozione da discutere già in occasione della prossima seduta di Consiglio – il “Regolamento per la Tutela ed il Benessere degli Animali per una migliore convivenza”, dando attuazione a quanto sancito dallo Stato Italiano, che riconosce ad ogni individuo, singolo o associato, la libertà di provvedere al benessere degli animali presenti sul proprio territorio, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali e la Convenzione Europea per la Protezione degli Animali di compagnia che riconoscono alle specie animale non umane il diritto ad un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche ed etologiche".