Espropri Rfi, Abbamondi attacca Carofano

Nel mirino gli accordi per il raddoppio della rete ferroviaria

Telese Terme.  

“Più passa il tempo e più Carofano peggiora”. Comincia così Angela Abbamondi capogruppo di Telese riparte in un duro attacco al sindaco: “Ultimo esempio della sua inadeguatezza – dice ancora Abbamondi - lo ha dato giovedì scorso convocando una riunione con i tecnici di RFI senza informare né i cittadini interessati agli espropri né i consiglieri comunali. Il raddoppio della rete ferroviaria è partito male durante il suo sindacato e finirà peggio. Dopo essersi fatto passare il treno addosso senza sollevare nessuna resistenza ora vorrebbe gestire la fase espropriativa da salvatore della patria approfittando dei cittadini che non conoscono le questioni tecniche ad appannaggio dei soli addetti ai lavori.
A questo punto la domanda nasce spontanea: a quale titolo tratta con i tecnici di RFI per definire il valore degli espropri dei terreni privati senza coinvolgere i cittadini, quali unici legittimati in questa procedura?
Il comune avrebbe dovuto chiarire a muso duro ai tecnici RFI il potenziale edificatorio dei terreni interessati agli espropri; l’Ufficio Tecnico Comunale avrebbe dovuto redigere una relazione giurata, eventualmente anche con l’ausilio degli ordini professionali provinciali, in cui specificare, a chiare lettere cosa consente il piano regolatore nelle zone agricole normali e nelle zone agricole di completamento. Tale relazione doveva essere pronta da tempo visto che le osservazioni dei privati sono gia' state presentate ed i cittadini si sono attrezzati da soli come hanno potuto. E' chiaro che un intervento di questo tipo avrebbe richiesto un ufficio tecnico efficiente, con un organico adeguato ai molteplici adempimenti dovuti ma non è il nostro caso visto che a fatica riesce a stare dietro all'ordinario.

Questo avrebbe significato mettersi al fianco dei cittadini senza travalicare i confini delle proprie competenze. Oltre che, ovviamente, informare i cittadini quando si tengono riunioni pubbliche e non gestirle sempre alla chetichella come se il comune fosse casa propria. Forse Carofano si crede onnipotente ma così non è. Veste i panni dell'uomo solo al comando ma continua a sbagliare... e come sempre a pagarne le conseguenze sono solo i cittadini”.