Mentre a San Giorgio del Sannio continua la protesta dei cittadini di località Toppa per l’installazione di un ripetitore Wind a ridosso dell’acquedotto comunale, protesta a cui si è unita tutta l’amministrazione, il sindaco di Apice, Ida Albanese vuole ricordare ai cittadini di San Giorgio del Sannio, al Comitato contro l’antenna, e a tutte le forze politiche scese in campo, come il MeetUp di Beppe Grillo “Che esistono nel comune di San Giorgio del Sannio, a 200 metri dai confini con Apice, e a ridosso del nostro acquedotto comunale, tre ripetitori Ericsson per la telefonia mobile. Siamo molto preoccupati per l’escalation di tumori che sta interessando il nostro Comune e tutte le forze politiche presenti sul territorio si sono mobilitate affinché si possa almeno stilare un registro comunale dei casi tumorali. Lo sapete cosa ci rispose l’Ericsson quando sollevammo il problema? Che avrebbe denunciato il comune di Apice”.
Per il caso delle tre antenne Ericsson ci furono anche duri scontri di corrispondenze tra gli Uffici tecnici dei comuni di Apice San Giorgio del Sannio; lettere che poi furono anche indirizzate per conoscenza all’Arpac e alla Prefettura. Si tratta di tre stazioni radio base per telefonia cellulare in confine con l’area urbana di Apice, ma presenti sul territorio di San Giorgio del Sannio, installate dal 2002 al 2012, e gestite dall’Ericsson Telecomunicazione.
Il comune di Apice tra il 2012 e il 2013 ha chiesto al comune di San Giorgio del Sannio l’immediata rimozione delle antenne in quanto: “Posizionate una accanto all’altra e a distanza sempre minore al confine comunale. La potenza complessiva installata sulle predette antenne supera sicuramente i limiti previsti dalle vigenti norme, per una distanza di sicurezza inferiore ai 200 metri. Tali fasce di rispetto erano già state superate con l’installazione delle prime due antenne, allorquando, con astuti artifici si volle dimostrare che stavano nei limiti previsti, ma sono state certamente e palesemente violate con l’installazione della terza ed ultima antenna, posizionata almeno 30 metri in meno rispetto ai confini comunali e quindi ad una distanza notevolmente inferiore a quella fissata dal regolamento comunale di San Giorgio del Sannio. C’è il rischio che causino gravi patologie tumorali, secondo gli studi compiuti, in particolare per gli organismi deboli, o in via di formazione, o di crescita”.
Sicuramente interessante è la nota del comune di Apice del 5 aprile 2013: “La Società Ericsson Telecomunicazione riscontrando la richiesta del comune di San Giorgio del Sannio di effettuare un sopralluogo congiunto, ci ha diffidati dall’intraprendere ulteriori iniziative di tutela della salute pubblica, in quanto tali impianti sono protetti dalle leggi nazionali e vanno in deroga alle normative locali che sono, a loro dire, palesemente in contrasto con le leggi dello Stato. Per quanto sopra- conclude la nota dell’Ufficio tecnico comunale di Apice-la questione assume un aspetto prettamente giuridico e quindi di competenza del legale, a cui ritengo dobbiamo rivolgerci”.
Il documento, a firma dell’ingegnere Stanislao Giardiello, fu un chiaro invito ad intraprendere una causa contro l’Ericsson Telecomunicazione.
Ma cosa disse a riguardo il sindaco di San Giorgio del Sannio Claudio Ricci? “E’ una vecchia questione tra i due Comuni nata diversi anni fa. Vi daremo ulteriori aggiornamenti quando ritorneranno gli ingegneri dell’Ufficio tecnico. Non è semplice stabilire se siano la causa di patologie tumorali”.
Da allora nessun’altra posizione ufficiale da parte dell’Ente. C’è da dire però che gli amministratori di San Giorgio del Sannio, per il caso dell’antenna Wind in località toppa, sono subito scesi in campo senza indugiare, mettendo avanti la “salute pubblica” dei cittadini. Ma l’antenna Wind di contrada Toppa, a confronto dei tre ripetitori Ericsson, è a dir poco uno stuzzicadenti. Cosa pensare? Che l’interesse della salute dei cittadini dipenda dal Comune in cui si vota?
Michele Intorcia