"Leggo in questi giorni - scrive Carmine Valentino, sindco di Sant'Agata dei Goti -, manifesti e dichiarazioni con roboanti titoli: "Piazza Municipio, la vostra casa", "Liberaci" "Dimettiti".Parole, accuse ed inviti poco velati, rivolti a questa Amministrazione e direttamente al Sindaco di questa città, causa, secondo gli autori, di qualsivoglia funesta sciagura abbia colpito Sant’Agata de’Goti!. Nella lista mancano solo la fame nel mondo e la crisi del 1929’. All’epoca io non ero nato.. ma potrei esserne l’ignaro colpevole!
Hanno forse costoro dichiarato aperta la campagna elettorale? Credo di si, anche perché la modalità “denigratoria” è tipica di chi, in queste fasi della vita sociale e politica, può solo cercare di distruggere non avendo mai creato. Nulla".
È doveroso - continua -, "a questo punto, da parte mia fornire ai cittadini, dei quali faccio parte e ai quali mi rivolgo, alcuni chiarimenti perché possano valutare i fatti e trarre le giuste conclusioni. L’ho sempre fatto e lo farò sempre focalizzando l’attenzione su specifici temi, perché non voglio disperdere, nel marasma della propaganda da bassa stagione, i fatti, semplici e reali.
Il Piano di Riequilibrio e il Comune in pre-dissesto.
Sia Chiaro: il comune era in pre-dissesto ben prima dell’amministrazione Valentino. Gli autori del manifesto e di qualche dichiarazione resa alla stampa, dovrebbero saperlo bene, visti i ruoli di primissimo piano ricoperti da loro amici e parenti nelle passate consiliature. Per contro, l’attuale Amministrazione può vantarsi di aver approvato un Piano di Riequilibrio che ha permesso di scongiurare la dichiarazione di dissesto – che qualcuno, invece, ancora oggi auspica per bassi interessi elettoralistici – e di riportare i conti del Comune in sicurezza, con una “operazione verità” sullo stato di indebitamento dell’Ente.
Rispetto al Piano di Riequilibrio ed alle copiosissime azioni ed attività poste in essere in questi anni e non solo negli ultimi giorni, non ho letto, né ascoltato direttamente, una parola o una posizione, non preconcettuali e strumentali, che si contrapponessero a quelle dell’azione amministrativa.
Oggi, a pochi mesi dall’appuntamento elettorale, c’è chi, pur conoscendo chiaramente qual è il debito dell’Ente ma anche e soprattutto quando è stato determinato (in un passato certamente più noto a loro che a noi), vuole riacquisire una verginità populista. Ma questa storia è come la crisi del 29’. Io non c’ero ma è colpa mia.
Il Piano di Riequilibrio finanziario, così come rimodulato all’inizio del 2018, non ha mai avuto il contributo di chi, oggi, “spara a zero” sullo stesso parlando di un anticipato fallimento. Oggi tentano di acquisire un ruolo politico di “alternativa” solo nella prospettiva delle prossime elezioni amministrative. E’ questo l’atteggiamento di chi non ha mai avuto l’onere e l’onore di rappresentare questa comunità e che oggi se ne vuole appropriare sfruttando le circostanze. Noi il nostro ruolo, quello che ci è stato conferito dal popolo, lo porteremo Avanti.
Dimettiti!!! Urlano costoro. E certo. Dopo averci provato, fallendo, con la giustizia amministrativa (ricorso al TAR e sentenza che annullò le elezioni, poi cancellata dal Consiglio di Stato che ne affermò la piena validità), dopo averci riprovato con quella penale, anche utilizzando personaggi e strumenti poco ortodossi (amministrazione prosciolta da ogni accusa sia dal Tribunale di Benevento che dalla Corte di Appello di Napoli), ecco l’invito alle dimissioni! Non c’è altro da tentare!
Ma questi simpatici “signore e signori” sanno che il governo di una Città si ottiene con le elezioni? Sono a conoscenza del fatto che è l’intera cittadinanza votante a conferire l’onore e l’onere di governare? Sanno che, per fortuna, in politica certi ruoli non si ereditano ma vanno conquistati con il lavoro quotidiano e parlando con la gente, ogni giorno e non solo quando si avvicinano le elezioni? Quindi, Se ne facciano una ragione. Fino al 2019 Sant’Agata de’ Goti sarà governata dall’Amministrazione Valentino. Poi saranno di nuovo i cittadini, sempre e solo loro, a decidere chi dovrà rappresentarli.
Io ho poche certezze ma tra la gente ci sono nato. Su questo non vi è dubbio. Non arringo le masse per distruggere e non cercherei di convincere il popolo che chiedere dimissioni di un’Amministrazione, giunta quasi a fine mandato, sia la soluzione di tutti i mali.
Non instillerei “paura” nella gente per creare consenso. Io dico cosa abbiamo fatto e cosa continueremo a fare, fino all’ultimo giorno utile. Io CONDIVIDO non tento di dividere!
Chi oggi cerca di destabilizzare la cittadinanza con dichiarazioni, articoli e manifesti in puro stile apocalittico ed anche offensivo, non sta facendo i Vostri interessi ma solo i propri non avendo scrupolo alcuno!
Costoro spariranno se il popolo sancirà la loro sconfitta, ancora una volta! Rancori, odio, cattiverie, invidie che traspaiono in costoro, non ci appartengono!
Resteremo qui, io per primo, a porte aperte, a condividere con chi vorrà farlo nei modi e nei tempi giusti, a prenderci le nostre responsabilità; anche quelle, disastrose, di un passato che non abbiamo scelto! Non ci nasconderemo dietro un manifesto, né dietro una dichiarazione e non andremo via se non quando a deciderlo sarà il popolo sovrano..".
Redazione Bn