Il sindaco vince la causa. Il conto (caro) lo paga il Comune

Michele, prosciolto dalle accuse, addebita ai contribuenti la parcella legale: 2.740 euro

Pesco Sannita.  

Saranno i contribuenti pescolani a pagare la parcella legale del sindaco che si è difeso vittoriosamente in tribunale. Lo ha stabilito la determina licenziata lo scorso 29 aprile dal settore Ragioneria del Comune in ordine alla liquidazione dell'onorario di un avvocato beneventano che ha rappresentato in giudizio Antonio Michele nel procedimento penale avviato dalla Procura sannita sulla base della denuncia di una cittadina.

Oggetto del contendere, risalente al 2011, il presunto rifiuto di atti d'ufficio opposto dal sindaco di Pesco Sannita nei confronti della cittadina proprietaria di un alloggio danneggiato da infiltrazioni piovane.

Dopo tre anni, il 4 novembre 2014, la vicenda si è conclusa con il proscioglimento decretato dal giudice per le indagini preliminari Sergio Pezza che ha ritenuto insussistente il fatto contestato a Michele. Il primo cittadino ha quindi saldato il dovuto nei confronti del legale e attivato l'iter per l'ottenimento del rimborso da parte dell'erario comunale.

Una procedura, come si evince dalla determina, che avrebbe solide basi nel consolidato orientamento giurisprudenziale che esonera l'amministratore dall'accollo delle spese se la vertenza attiene allo svolgimento del mandato, come nel caso in questione. L'entità della parcella presentata dall'avvocato è di 2.740 euro euro. 

M. D'A.